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ELEZIONI Il codice etico di Liberi e Uguali ‘stoppa’ la candidatura di Oliviero

Appena approvato dall’assemblea nazionale: essendo consigliere regionale non si può candidare a meno di ‘deroga ad hoc’. La decisione nelle prossime 48 ore

Mentre tutti attendono le mosse del consigliere regionale del Pd Gennaro Oliviero, l’assemblea nazionale di Liberi e Uguali a Roma ha approvato il nuovo codice etico per le candidature alle prossime elezioni politiche ed emerge qualche problema per l’esponente democratico che è in fase di trattativa per una candidatura col movimento che sostiene Pietro Grasso. In particolare si legge che “non possono essere candidati coloro che ricoprono incarichi elettivi incompatibili col mandato parlamentare, salvo limitate e motivate eccezioni”.

Un problema non da poco visto che Oliviero è consigliere regionale e, quindi, per il codice etico di Liberi e Uguali non potrebbe candidarsi. L’unica possibilità resta la deroga ad hoc che dovrebbe arrivare nel corso dell’assemblea nazionale in programma il prossimo 22 gennaio che dovrebbe approvarle con una maggioranza di 2/3. Ma queste sono ore decisive, visto che, secondo quanto stabilito a Roma, tra lunedì e martedì dovranno essere designati i nomi dei candidati da inviare all’assemblea nazionale.

Intanto il consigliere regionale continua nel suo ‘religioso silenzio’ in attesa di capire il dà farsi: col Partito democratico, a meno di clamorosi colpi di scena, avrebbe la possibilità di giocarsi la partita nel collegio camerale di Sessa Aurunca, ma l’attuale consigliere regionale vorrebbe avere qualche certezza in più di conquistare uno scranno in Parlamento. Anche perché le sorprese in questo Partito democratico sono sempre dietro l’angolo.

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