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Il segretario provinciale Pd di nuovo 'accerchiato', 2 consiglieri provinciali lo attaccano

Il 'caso Provincia' fa scoppiare l'ennesima rissa politica. Che sembra quasi un atto di sfiducia

Si riaccende il fuoco amico nel Partito democratico di Caserta. E nel mirino finisce nuovamente il segretario provinciale Emiddio Cimmino. Dopo le polemiche per la posizione di Carlo Russo, che ha aderito al gruppo Pd in consiglio provinciale e quelle sulle poche donne nella segreteria, ora arriva anche l'attacco frontale dei due consiglieri provinciali Alessandro Landolfi e Carlo Russo, entrambi vicini al consigliere regionale Gennaro Oliviero.

Oggetto del contendere proprio la costituzione del gruppo Pd in consiglio provinciale, che secondo Cimmino non sarebbe stata decisa con una consultazione con lui. "Un segretario provinciale che si rispetti - affermano in una nota Alessandro Landolfi e Carlo Russo - all'indomani delle elezioni del consiglio provinciale, avrebbe dovuto convocare i consiglieri eletti per congratularsi in primis e poi per discutere con loro le linee programmatiche. Ciò non è avvenuto. A nostro avviso un segretario provinciale dovrebbe intervenire sulle decine di amministratori locali iscritti al Pd, sostenuti da autorevoli consiglieri regionali e dirigenti nazionali, che alle recenti elezioni provinciali hanno votato candidati di liste del tutto estranee al PD e che in consiglio provinciale, continuando una consuetudine antica, hanno sostenuto il presidente Magliocca, autorevole esponente del centro destra. Forse il segretario Cimmino avrebbe voluto che anche noi sostenessimo il presidente Magliocca? Abbiamo costituito un gruppo del PD abbiamo eletto capogruppo un iscritto al PD e, coerentemente, abbiamo votato contro le linee programmatiche e ci siamo collocati all'opposizione".

Quindi l'affondo: "Invitiamo il segretario a non criticare le legittime e coerenti scelte che i consiglieri del PD hanno fatto, ma piuttosto a provare a dare un senso alla sua segreteria analizzando le decine di situazioni locali in cui è impossibile capire la collocazione del PD e l'esistenza o meno del Partito Democratico. Convochi immediatamente gli organi dirigenti per eleggere una segreteria che rispetti lo statuto del partito, nello spirito del segretario nazionale Zingaretti, invece di far diventare il partito ancora una volta territorio di lotta tra bande. Si occupi, Cimmino, della reale gestione del partito e delle problematiche di terra di lavoro". Se non è una sfiducia, poco ci manca.

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