Assessore incompatibile nelle osservazioni sul Puc: chieste le sue dimissioni
Duro documento presentato da 4 consiglieri di minoranza durante il consiglio comunale in quanto il componente della giunta ha partecipato alla votazione relativa a terreni che sarebbero di suoi parenti
L'assessore Carlo Russo è finito nella bufera nell'ultimo consiglio comunale: chieste le sue dimissioni. A puntare il dito contro di lui sono stati quattro consiglieri di opposizione: Francesco Petrella, Raffaele Aveta, Luigi Pardi Merola e Italo Crisileo. Contestata il mancato rispetto delle condizioni di compatibilità in merito all'approvazione dei provvedimenti relativi al Piano urbanistico comunale.
I quattro, nello specifico, hanno presentato una "Raccomandazione al Sindaco" - inviata oltre che al primo cittadino Antonio Mirra anche al presidente del consiglio comunale Anna Sepolvere, al segretario generale Mariaemilia Lista e al prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo - nella quale si segnala l'incompatibilità dell'assessore Carlo Russo.
Il tema del contendere è il "comportamento degli amministratori nell'esercizio delle proprie funzioni che deve essere improntato all'imparzialità e al principio di buona amministrazione". A tal proposito è stato evidenziato che tra le osservazioni relative al Puc è stata presentata anche quella di un agronomo, fratello della moglie dell'assessore Russo e quindi imparentato con lo stesso. L'assessore avrebbe dovuto evidenziare la propria incompatibilità, così come previsto dalla legge, e quindi astenersi dalla votazione e abbandonare momentaneamente l'aula per evitare di "condizionare la volontà dell'assemblea".
Tutto ciò però, come evidenziato dal consigliere Petrella e dagli altri firmatari, non è avvenuto nonostante "la moglie e altri parenti dell'assessore Russo sembrerebbero essere proprietari di fondi agricoli, alcune dei quali interessati dalle osservazioni prodotte dall'agronomo".
"L'atto assunto - si legge nel documento firmato dai quattro consiglieri - in violazione dell'obbligo di astensione è annullabile in toto e non solo per la parte eventuale del provvedimento che riguardi il solo componente incompatibile".
Da qui la Raccomandazione al sindaco Mirra "di verificare la sussistenza dell’incompatibilità segnalata, adottando i provvedimenti consequenziali e inviando gli atti alla Procura della Repubblica laddove fossero ravvisabili ipotesi di reato, sfiduciando comunque l’assessore Russo (del quale questa opposizione chiede le immediate dimissioni!) per un atto che almeno politicamente appare assai grave (alla magistratura il compito di verificare la sussistenza di eventuali ipotesi di reato!) e che mina l’immagine dell’amministrazione tutta, gettando discredito sull’intera redazione del Piano Urbanistico Comunale sul quale questa opposizione continuerà ad approfondire altre possibili situazioni di conflitto ed incompatibilità. I sottoscritti chiedono di ricevere per iscritto, entro 10 giorni, notizie circa gli esiti dei riscontri effettuati su quanto innanzi segnalato, con l’avvertenza che in caso contrario sarà nostra cura inviare apposita segnalazione alle autorità competenti".
Anche il consigliere Danilo Talento si è espresso sulla vicenda già nei giorni scorsi e aveva presentato un'interrogazione: "Se fosse vero, la cosa sarebbe ancora più grave in quanto l'assessore comunale Carlo Russo ha dichiarato durate la seduta di giunta comunale di non trovarsi in alcuna condizione di conflitto di interesse, firmando la relativa dichiarazione. In questa fase non è mia intenzione fare alcun processo all'intenzione, ma i fatti vanno chiariti. Per tale ragione ho depositato un'interrogazione consiliare rivolta al sindaco, dandone comunicazione anche al prefetto di Caserta. L'interrogazione è volta a chiedere al sindaco Mirra, in qualità di assessore all'Urbanistica e di presidente della giunta comunale, chiarimenti circa la vicenda emersa e conoscere quali provvedimenti ed azioni intenda adottare al riguardo. Una cosa è certa. Si va fino in fondo a questa storia".
