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Idrico, salta tutto. Il presidente revoca l’elezione del cda

Il ritiro della candidatura di Palmieri “elimina” l’unica lista presentata

Verrebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Il blitz di Pasquetta per la presentazione della lista al Consorzio Idrico Terra di Lavoro rischia di tramutarsi in un buco nell’acqua per il centrosinistra. Tutta colpa del ritiro della candidatura da parte del membro del consiglio di amministrazione uscente Carmine Palmieri, indicato dal consigliere regionale di Forza Italia Massimo Grimaldi, sul quale pende una richiesta di incandidabilità in merito allo scioglimento del consiglio comunale di San Felice a Cancello.

Il ritiro della candidatura ha infatti spinto il presidente dell’assemblea dei soci del Consorzio Idrico, Giancarlo L’Arco, a revocare la votazione del nuovo consiglio di amministrazione in quanto la lista presentata (composta da Pasquale Di Biasio, Pietro Crispino, Mimmo Iovinella e Vitaliano Ferrara), venuto meno il vice presidente Palmieri, non è da ritenere valida. Nella lettera inviata ai comuni oggi, L’Arco chiarisce che la convocazione del 12 aprile prossimo, dunque, servirà solo all’elezione del vice presidente dell’assemblea (è stato indicato il sindaco di San Marcellino Anacleto Colombiano) ed il collegio dei revisori dei conti. Ma a questo punto tutto torna in bilico.

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