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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Regionali 2020, De Luca è 'salvo'. I 5 Stelle chiudono ad ogni accordo bis col Pd

Ciarambino: "Ora consapevoli, siamo alternativi ai due poli". Piscitelli e Zannini restano un rebus. Bosco e Caputo, insieme in Italia Viva, lavorano a due liste separate

Se c'è qualcuno che all'interno del Partito democratico ha 'esultato' per la sconfitta dei Democrat in Umbria è sicuramente Vincenzo De Luca. Il governatore campano attendeva con ansia i risultati delle elezioni nella regione del Centro Italia per immaginare quale potesse essere il proprio futuro, visto che una vittoria del candidato Pd-5 Stelle avrebbe aperto la strada a possibili alleanze anche in Campania, mettendo a rischio proprio la candidatura di De Luca, mal digerito dai grillini.

Ma a mettere la parola fine a tale ipotesi è stata la leader dei 5 Stelle in consiglio regionale Valeria Ciarambino: “Il patto civico per le regionali in Umbria è stato un esperimento rispetto al quale oggi ne usciamo con una consapevolezza in più. Ovvero che, in quanto forza post-ideologica, siamo e restiamo l’unica alternativa ai due poli. Un esperimento che, come andiamo dicendo da tempo, a prescindere dall’esito di questo e di altre esperienze elettorali, difficilmente si sarebbe potuto replicare in una regione come la Campania, dove il Partito democratico resta appiattito sulle posizioni di Vincenzo De Luca, il nemico numero uno della nostra terra. Una posizione che calpesta la base stessa del Pd, che si aspettava un cambiamento radicale da un sistema fondato sul clan dei salernitani, dei Franco Alfieri con le sue fritture di pesce, delle nomine clientelari, degli ospedali che cadono a pezzi e dei treni carichi di turisti che prendono fuoco. Un sistema che ha affossato una delle regioni con i peggiori indici di vivibilità d’Europa”. 

A questo punto è facile prevedere un nuovo scontro tra l'uscente De Luca e l'ex governatore Stefano Caldoro, l'uomo sul quale dovrebbe chiudersi la partita nel centrodestra (in Campania l'indicazione del candidato presidente spetta a Forza Italia). Sul fronte delle candidature al consiglio regionale, con la conferma di Gennaro Oliviero e Stefano Graziano (entrambi uscenti) nella lista del Pd, resta il rebus di Alfonso Piscitelli e Giovanni Zannini. Entrambi eletti nelle liste civiche di centrosinistra a sostegno di De Luca, il loro futuro è considerato da mesi in bilico. Piscitelli era dato in avvicinamento alla Lega, ma l'operazione sembra difficile da chiudere (nonostante l'intervento dell'europarlamentare Valentino Grant). Zannini, invece, prese ormai le distante da Centro Democratico, è stato dato vicino a Forza Italia (dove però la presenza di un altro uscente come Massimo Grimaldi potrebbe bloccarlo) ed anche ad Italia Viva (che però non dovrebbe presentarsi alle Regionali). Chi invece, ad oggi, non sembra voler ricandidarsi è Luigi Bosco, che sta lavorando ad una lista civica per le Regionali 2020 in maniera separata rispetto al compagno di (nuovo) partito Nicola Caputo.

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