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Elezioni provinciali, Carlo Marino: “Mi candido alla Presidenza per spirito di servizio". Velardi polemico si dimette dall'Ato Rifiuti

Caserta - “Sono onorato di candidarmi alla Presidenza della Provincia e lo faccio per spirito di servizio, per rilanciare un territorio in grave difficoltà, che deve risalire dalle ultime posizioni di ogni graduatoria relativa alla qualità della...

“Sono onorato di candidarmi alla Presidenza della Provincia e lo faccio per spirito di servizio, per rilanciare un territorio in grave difficoltà, che deve risalire dalle ultime posizioni di ogni graduatoria relativa alla qualità della vita. Il centrosinistra in maniera unitaria mi ha chiesto di impegnarmi in prima persona e lo faccio con grande passione, nonostante sia cosciente di quanto sia gravoso il compito, che mi porterà a dover sottrarre tempo alle mie attuali attività politiche, professionali e personali. Mi candido per riscattare un territorio bistrattato, che ha bisogno di un immediato rilancio dopo lo sfascio e le gestioni dissennate operate dalle compagini di destra che hanno male amministrato negli ultimi anni. Mi interessano solo la mia terra e il suo futuro, non certo le beghe personali o le vicende localistiche”. A dichiararlo è stato il sindaco di Caserta, Carlo Marino, appena designato come candidato alla Presidenza della Provincia della coalizione di centrosinistra.

“Il mio impegno – ha aggiunto Marino – è concentrato esclusivamente ad assicurare una tranquillità ai nostri studenti, realizzando scuole innovative e fornendo loro quelle condizioni necessarie a farli restare qui, a garantire un adeguato sistema di viabilità, un’impiantistica sportiva consona ad un territorio come il nostro e un’attenzione speciale verso le politiche ambientali. In pratica, vogliamo garantire che la Provincia svolga in maniera seria ed organica tutte le competenze che le attribuisce la legge, rimotivando e ridando centralità ai dipendenti. Prima di ogni cosa, però, intendiamo restituire una dignità etica alla nostra terra, mettendo al centro la legalità e la trasparenza nelle istituzioni, sia nell’Ente Provincia che nelle sue partecipate. La Provincia ha fatto conoscere troppo poco le sue reali potenzialità e possibilità”.

“Inoltre, il nostro territorio ha bisogno di una concreta visione del futuro, di una prospettiva, che fino ad ora non c’è stata. Ringrazio il mio partito, il Pd, e l’intera coalizione di centrosinistra - ha concluso il sindaco di Caserta - per aver individuato nella mia persona quell’elemento di cambiamento, capace di ridare fiducia e speranza e di creare una piattaforma programmatica e di governo in grado di rilanciare la nostra meravigliosa terra”.

"Rassegno con effetto immediato - ha scritto in una nota stampa il sindaco di Marcianise Antonello Velardi - le mie dimissioni da presidente dell'Ato Rifiuti della provincia di Caserta; provvederò nelle prossime ore a formalizzarle. La decisione è legata al dibattito politico attualmente in corso nel Pd casertano, con settori del partito collocati su posizioni per me surreali, in vista dell'imminente elezione del presidente e dei consiglieri della Provincia. Le dimissioni sgombrano il campo da ogni pur lontano sospetto circa mie utilità personali e accordi presunti su enti sovracomunali, ivi compreso l'Ato rifiuti, siglati da e dentro il Pd. Sono fermamente convinto che è dovere di una classe dirigente assumersi responsabilità in modo chiaro e netto e sono convinto che la fuga dalle responsabilità ha fatto e faccia molto male alla politica e ai partiti che la interpretano, a cominciare dal Partito Democratico cui va il mio massimo rispetto. Arrivare alle elezioni della Provincia con il solo obiettivo di vincere senza avere un disegno e senza saper scegliere i protagonisti di quella che deve essere necessariamente una svolta non fa onore al Pd - cui pur riconosco un ruolo coraggioso, tanto che mi ha supportato con convinzione nella mia difficile elezione a sindaco di Marcianise - ed è una forzatura nei confronti del collega Carlo Marino, candidatosi a rappresentare i bisogni delle nostre comunità, e quindi anche della mia. La trasparenza, la legalità, il massimo distacco dalla poltrona intesa come strumento di potere, la voglia di offrire un'alternativa vera e convincente a chi finora è stato governato con metodologie arcaiche appartengono alle mie granitiche convinzioni personali e sono certo che sono patrimonio anche di chi si propone alla guida dell'ente Provincia. Le convinzioni per me non sono chiacchiere, ma punti fermi; diventano semplicemente delle chiacchiere per quelli che intendono imbarcare in questa partita politica della Provincia i peggiori protagonisti di una stagione che le nostre comunità ci hanno chiesto di archiviare. Certamente lo ha chiesto a me la mia comunità, quando mi ha eletto sindaco di Marcianise in una logica di totale discontinuità con il passato e nella prospettiva di una netta avversione ad ogni centrale camorristica ed affaristica. E lo ha chiesto anche al Pd, premiato nella scelta dei suoi dirigenti di schierarsi in modo chiaro dalla parte del cambiamento. Nell'imbarcare come suoi compagni di viaggio i protagonisti di quella sciagurata stagione affaristica, l'amico Carlo Marino non assolverebbe alla sua funzione di essere classe dirigente e contraddirebbe ciò che ha sempre affermato essere il faro della sua azione pubblica. Perciò sono certo che saprà prendere la decisione più saggia e più giusta. Su questo punto, cioè sulla necessità di non tornare indietro, non posso e non intendo cedere di un millimetro: solo la nettezza dei comportamenti mi ha consentito finora di sopravvivere ad una continua, violenta, pervicace azione di intimidazione che ha pochi precedenti nella storia politica non solo recente di questa provincia. Per sgomberare il campo da ogni possibile fraintendimento, abbandono quella che per me non è né una poltrona né un luogo di esercizio del potere. Lascio quindi la presidenza dell'Ato rifiuti, ringraziando quanti mi vollero eleggere in spirito appunto di totale discontinuità. Ringrazio anche i vertici della Regione Campania che a questo segnale di novità guardavano con convinzione e fiducia nella mia persona. Lascio con il rammarico di non poter svolgere un lavoro importante per la nostra terra ma resto convinto che alcuni principi non sono negoziabili".

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