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Politica Marcianise

Elezioni 2020. Dal centrodestra al Pd fino a Velardi: accordi ed intrecci col rebus candidati

L'ex sindaco dà segnali di 'rivalsa' e contatta alcuni papabili candidati. Due civiche al tavolo con Lega, Forza Italia, Cambiamo e Fratelli d'Italia. Nel centrosinistra tanti aspiranti e la voglia di provare ad includere nella coalizione anche Fecondo (Italia Viva) e Tartaglione (Articolo Uno)

Gli scenari politici in vista delle elezioni amministrative di Marcianise sono tutt’altro che delineati, ma col passare dei giorni si iniziano ad intravedere spiragli di quel che potrebbe essere lo scenario in primavera, oltre che i nomi che saranno protagonisti della campagna elettorale. 

Il centrodestra apre alle civiche. In ‘naftalina’ gli ex velardiani

Lunedì sera si è riunito il tavolo del centrodestra dopo lo stop forzato causato dai cambiamenti che ci sono stati in Forza Italia, con la nomina del deputato Carlo Sarro a commissario cittadino e la successiva indicazione di Francesco Mennella e Cesare Tartaglione quali portavoce. Al tavolo della coalizione si sono seduti, oltre agli esponenti di Lega, Fratelli d’Italia e Cambiamo, anche i rappresentanti di due liste civiche: Alessandro Tartaglione (Patto per Marcianise) e Giuseppe Tartaglione. Per il momento, invece, sono stati messi in ‘naftalina’ gli ex consiglieri comunali vicini ad Antonello Velardi, Tommaso Acconcia e Luciano Buonanno, coi quali pure si era aperto un dialogo. La decisione su una possibile apertura alla lista su cui stanno lavorando sarà presa più avanti. Così come nei prossimi giorni si valuterà anche una possibile apertura alla lista civica a cui sta lavorando il consigliere regionale Luigi Bosco. Intanto domenica prossima Forza Italia inaugurerà la nuova sede in via De Paolis (ore 11) ed arriveranno in città lo stesso Sarro, il presidente della Provincia Giorgio Magliocca, il coordinatore regionale Domenico De Siano e l’europarlamentare Aldo Patriciello. Potrebbe essere l’occasione buona per testare l’umore del gruppo e capire se vi siano altri movimenti in atto (si era parlato anche di un avvicinamento dell’ex sindaco Antonio Tartaglione).

Il Pd alla ricerca dell’unità perduta. Le aspirazioni di Abbate e quella voglia di centrosinistra

Venerdì scorso si è riunito per la prima volta, dopo il tesseramento, anche il Partito democratico. Un incontro, quello convocato dal ‘reintegrato’ segretario cittadino Angelo Raucci che è servito per gettare le basi in vista delle elezioni amministrative. Gli appelli all’unità del partito ormai si sprecano, ma tra i Democrat resistono tre gruppi diversi che hanno già dimostrato in passato di aver difficoltà a dialogare. Da un lato ci sono Dario Abbate e Pinuccio Moretta, col primo che sogna di poter giocarsi un’altra partita da candidato sindaco dopo l’avventura di quattro anni fa. Poi ci sono Raffaele Guerriero e Lorenzo Gaglione che sono rimasti fedeli fino alla fine a Velardi nel giorno della sfiducia in consiglio comunale. Un atto che è stato votato, invece, da Telia Frattolillo, altra anima del Pd marcianisano, che oggi sogna una candidatura a sindaco. I Democrat, però, hanno bisogno di allargare lo spazio di manovra per poter giocarsi la partita elettorale e quindi tengono contatti stretti con l’ex sindaco Filippo Fecondo, oggi Italia Viva e possibile candidato alla Regione, e con lo stesso Alessandro Tartaglione, coordinatore provinciale di Articolo Uno, che da tempo ha avviato un dialogo con una parte del Movimento 5 Stelle marcianisano riuscendo a creare un buon feeling che non esclude una sua candidatura a sindaco (che era già prevista 4 anni fa quando decise di fare un passo indietro proprio per permettere al centrosinistra di ricompattarsi attorno a Velardi). 

Velardi dai social alle telefonate: cerca candidati ma non ha ancora deciso se ripresentarsi

C’è poi da valutare con attenzione quello che deciderà di fare Antonello Velardi. L’ex sindaco, coi suoi commenti e post su Facebook, dimostra di essere ancora legato, politicamente, a Marcianise ed i segnali sembrano essere quelli di chi vorrebbe provare a ricandidarsi, anche se da chi gli è vicino non arrivano segnali in tal senso. L’ex sindaco, comunque, sta sondando il terreno ed ha fatto qualche telefonata ad alcuni “papabili candidati” per capire come sono gli umori. Segno che qualcosa si sta muovendo anche tra le fila dell’ex primo cittadino. Certo, andrà monitorato anche il ‘clima’ completamente diverso rispetto a quello di 4 anni fa, quando la sfida elettorale fu completamente polarizzata sull’asse Velardi-Abbate, col primo che rappresentava la ‘novità’ che, comunque, pote’ contare su una base elettorale (data dal Pd e da diverse liste civiche dove trovano spazio anche candidati provenienti dal centrodestra) che oggi sembra non esserci più.

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