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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica Maddaloni

Elezioni Maddaloni, fronte diviso in due blocchi ma M5S e Fdi non vogliono stare a guardare

De Filippo parte con i favori dei numeri con una truppa di oltre 200 candidati. Magliocca raduna gli avversari del sindaco sotto un'unica bandiera, Ferraro e Crimaldi promettono battaglia

Due blocchi ai nastri di partenza a cui vanno ad aggiungersi una coppia di ousider rappresentanti di partiti nazionali come il Movimento 5 Stelle e Fratelli d'Italia. E' questo il quadro che si è delineato a Maddaloni in vista del voto del prossimo 14 e 15 maggio per il rinnovo del consiglio comunale. 

La maxi coalizione di De Filippo

Parte, almeno sul piano numerico, favorito il sindaco uscente Andrea De Filippo che è riuscito a mettere in campo ben 9 liste civiche in grado di spaziare dalla destra alla sinistra e che possono contare su una forza di fuoco di 216 aspiranti consiglieri, quasi i due terzi del totale (360). Ricandidati in blocco gli assessori Caterina Ventrone, Imma Calabrò, Rita Lerro, Rosa Rivetti, Salvatore Liccardo, Nunzio Sferragatta, Gennaro Cioffi, Luigi Bove e Vincenzo Lerro. Tra i consiglieri uscenti tornano a concorrere per lo scranno cittadino Salvatore De Rosa, Giuseppe Carfora, Giuseppe Lutri, Francesco Capuozzo, Michele Di Nuzzo, Domenico Russo, Filippo Iacobelli, Giuseppe Magliocca e Domenico Siviero. New entry con questo schieramento, già in consiglio comunale ma nei banchi dell’opposizione, Angelo Campolattano (Italia Viva) Gaetana Crisci e Aniello Amoroso, entrambi eletti alla scorsa tornata in Fratelli d'Italia ed oggi candidati in Movimento Popolare. “Una coalizione collaudata in questi 5 anni, nonostante il difficile periodo della pandemia, in cui la paralisi e le continue emergenze legate al particolare momento storico hanno rallentato ma mai fermato l’attuazione del programma. Molti degli obiettivi prefissati sono stati raggiunti, come il risanamento del bilancio che ha portato il comune fuori dal dissesto, l’abbassamento delle tasse relative a vari settori tra cui l’Imu, l’assunzione di dipendenti comunali e vigili urbani che hanno reso più efficiente la macchina comunale, le agevolazioni per l’apertura di nuove attività commerciali, l’innovazione tecnologica, nuove attività produttive sul territorio, finanziamenti regionali per il ristoro ambientale e lavori pubblici altri sono in fase di completamento come la fogna di via Cancello, il rifacimento di tante strade cittadine, la ricostruzione della casa comunale, la soppressione dei passaggi a livello, il casello dell’A30, la sostituzione della pubblica illuminazione giusto per citarne alcune; per altri sono state gettate le basi. Quanto è stato fatto lo racconta la città che sta cambiando volto gradualmente ma definitivamente. Ciò che è programmato per i prossimi 5 anni sarà reso noto attraverso il programma elettorale. Agiamo e ci candidiamo a governare questa città nell’ordine della continuità. Abbiamo lavorato per dare ai maddalonesi, dopo anni di dissesto, una città normale”, ha dichiarato De Filippo.  

Il fronte comune di Magliocca

Dall'altro lato c'è Pino Magliocca che ha coalizzato il fronte che storicamente è stato anti-De Filippo a partire dal coordinatore del 'Cantiere delle Idee' (il nome della coalizione che raggruppa le 4 liste a sostegno) Giuseppe Razzano. Tra i candidati, infatti, figurano nella lista Città di Idee Angelo Tenneriello, Edo Tontoli ed Italia Tagliafierro (cognata dell'ex consigliere del Pd Reitano). Tra gli altri candidati figura poi l'ex segretario cittadino del Pd Alfonso Formato (Maddaloni Positiva). Proprio Formato nei giorni scorsi aveva evidenziato il suo impegno diretto: "Lo faccio soprattutto perché è possibile una politica che raccoglie il consenso sulle idee e sui percorsi, e non sulla gestione del potere. Perché è possibile una politica che tuteli la libertà e la dignità degli elettori", aveva dichiarato.

Il Movimento 5 Stelle con Ferraro

Dopo un'iniziale trattativa con Claudio Petrone - il grande assente ai nastri di partenza della tornata elettorale - il Movimento 5 Stelle ha deciso di correre da solo. I pentastellati hanno deciso di sostenere l'avvocato penalista Michele Ferraro con una sola lista. Ventiquattro candidati che sono pronti a dare comunque battaglia a compagini che possono contare su numeri ben superiori: "ci giochiamo la partita nonostante la disparità delle forze in campo", ha detto Ferraro a Casertanews. Il motivo di un impegno in solitaria e non in una coalizione 'progressista' (come ad esempio avvenuto a Marcianise) è dipeso dalla volontà di "porsi come un'alternativa vera a questo agglomerato pseudo civico". Una scelta in continuità con il recente passato del Movimento 5 Stelle che annuncia l'impegno "di fare qualcosa di importante per la nostra comunità, non potevamo più restare a guardare", conclude il candidato sindaco. 

Fdi balla da sola con Crimaldi

Last but not least, come direbbero gli anglofoni, il generale della guardia di finanza, oggi in pensione, Antonio Crimaldi che è stato indicato da Fratelli d'Italia quale candidato a sindaco. Una candidatura che nasce dall'esigenza di "presentare il simbolo del partito che oggi governa il Paese e nel quale mi rispecchio per valori ed idee - precisa Crimaldi - Il centrodestra a Maddaloni è solo Fratelli d'Italia - prosegue il candidato a sindaco - Altri si sono vestiti con abiti civici ed hanno preferito percorrere strade più comode". E quella di Crimaldi, con una sola lista a sostegno, è sicuramente in salita ma non per questo "voglio limitarmi alla sola partecipazione. Sono un vincente ed affronterò questa competizione elettorale come ho sempre fatto: con convinzione ed impegno. La città merita altro - rivela ancora - E vorrei essere il primo candidato a sindaco in Italia a vincere con una sola lista a sostegno. Sarebbe l'avvio di un rinnovamento nazionale in cui valori ed idee possono sconfiggere la matematica ed i muscoli dei candidati sindaci. Di sicuro l'obiettivo è quello di vincere se non al primo turno almeno al ballottaggio", conclude. 

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