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Si chiude l’era Pagano, è già sfida per la successione del sindaco

Ultimo mandato per il primo cittadino uscente, Luongo e Bruno preparano le candidature

Come nell’ultima tornata elettorale di 4 anni, il prossimo anno i cittadini di Casaluce ritorneranno al voto in concomitanza con le elezioni europee per scegliere il nuovo sindaco. I casalucesi dovrebbero andare alle urne il 26 maggio così come deciso in una conferenza di capigruppo del Parlamento Europeo. Dovranno necessariamente cambiare il proprio primo cittadino perché Nazzaro Pagano non potrà ricandidarsi (per legge) dopo i due mandati di fila (è sindaco dal 2009). E quindi si è accesa la bagarre nel piccolo Comune dell’Agro Aversano.

Il sindaco uscente non lascia trasparire ancora nulla e non è ancora chiaro se deciderà di candidarsi ugualmente al consiglio comunale oppure se per questa tornata elettorale deciderà di sostenere dall’esterno un candidato sindaco che sia comunque sua espressione. In maggioranza ovviamente si inizia a lavorare e parlare anche di futuro ma per adesso ci sono stati degli incontri che non hanno portato ad un nome ‘definitivo’. Il tempo per poter decidere ovviamente c’è ma il sindaco Pagano ha già riferito che “buona parte dell’attuale maggioranza resterà compatta alle prossime elezioni”. Magari portando avanti la storia del ‘Movimento Civico per Casaluce’.

I toni sono invece nettamente più accesi nello schieramento che si opporrà al gruppo di Pagano e company. Sì perché ci sono almeno due correnti di pensiero decisamente diverse all’interno dell’attuale opposizione. La prima è quella di Francesco Luongo, già candidatosi a sindaco cinque anni alla guida di ‘Vivi Casaluce’, che ha già fatto sapere ai suoi fedelissimi di volersi riproporre a sindaco alle prossime elezioni amministrative. Una decisione presa anche come ‘sfida’ per alcune dichiarazioni di Pagano sia nell’ultima campagna elettorale che durante questo mandato. Per il primo cittadino infatti “non è cosa sua” guidare il Municipio e questa frase Luongo l’ha sentita troppe volte per uscire di scena senza nemmeno provarci.

Ma nel suo gruppo però c’è anche quel Pasquale Bruno che non ne vuole proprio sapere di essere ‘secondo’ a qualcuno. La sua attività politica è già iniziata con la ‘costruzione’ di una associazione, Idee in Comune, che sicuramente lo porterà a ‘schierarla’ alle elezioni. E poi Bruno è forte degli oltre mille voti (1192 per la precisione) ottenuti alle Politiche con la bandiera di Forza Nuova. Sarà scontro, diretto. E senza esclusioni di colpi perché entrambi vogliono guidare la lista. E non è da escludere che la minoranza possa spaccarsi in due tronconi.

E poi ci sono gli ex della maggioranza, Verolla e Santagata, che restano per adesso nel limbo senza sapere cosa fare. In attesa di chissà quale chiamata…

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