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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Macerata Campania

Candidato sindaco diffidato ad utilizzare il simbolo del Pd

Lettera di un avvocato per conto del commissario provinciale Susanna Camusso a Luisa Scalise che non ci sta: "Trasmetterò il documento all'autorità giudiziaria, se ho sbagliato pagherò ma non mi fermerò"

Si infiamma la campagna elettorale a Macerata Campania. Se da un lato gli ex amministratori preferiscono rimanere nell'ombra, da qualche giorno si sa già chi sarà della competizione elettorale della prossima primavera. Luisa Scalise, già candidata consigliere comunale alle ultime elezioni comunali, ha annunciato la propria candidatura a sindaco mettendosi a disposizione del Partito democratico come leader della lista. Pochi giorni fa però la Scalise si è vista recapitare "una diffida, tramite un avvocato nominato dalla senatrice Susanna Camusso, ad usare il simbolo del Pd nelle comunicazioni - ha affermato la Scalise - ai miei concittadini circa il programma elettorale".

La diffida della Camusso

Questo il contenuto della diffida notificata a Luisa Scalise da parte di uno studio legale per conto della senatrice Susanna Camusso, commissaria provinciale del Pd: "Nei giorni scorsi sono stati affissi sui muri di Macerata Campania dei manifesti recanti in intestazione il simbolo del Partito democratico e, in calce, la Sua sottoscrizione seppur in forma grafica. A prescindere dal contenuto dei manifesti, giammai condivisi con altri rappresentanti della locale sezione o con la commissaria provinciale, appare evidente che Lei, non rivestendo alcuna carica nell'organizzazione del Partito, ha abusivamente, indebitamente e senza autorizzazione utilizzato il simbolo del Partito democratico".

E ancora: "Come a Lei ben noto, la Federazione provinciale di Caserta è attualmente Commissariata e tale condizione investe tutte le articolazioni territoriali del Partito ovvero le sezioni, tra le quali rientra senz'altro quella di Macerata Campania. Sicché, unica funzione autorizzata all'utilizzo del simbolo o titolata a consentirne l'utilizzo a terzi è la senatrice Susanna Camusso, giusta incarico del segretario nazionale Elly Schlein. Tutto ciò posto, La invito e diffido per il futuro ad astenersi dal porre in essere comportamenti similari o dall'utilizzare il simbolo del Partito democratico senza la preventiva autorizzazione della Commissaria provinciale del Partito".

La diffida si conclude: "Il persistere di tale condotta illegittima autorizzerà la denuncia alla competente autorità giudiziaria".

L'accusa ai vertici locali

La candidata sindaco non ci sta e punta il dito contro gli ex vertici del Pd locale: "E' chiaro che ciò rappresenta una caduta di stile, non tanto del Pd provinciale che ha operato al buio e che avrebbe potuto emettere un semplice comunicato o convocarmi, ma soprattutto degli ex vertici del Pd maceratese che, in preda al terrore di perdere consensi, hanno visto nella squallida delazione infantile l'unica soluzione per evitare il loro prossimo inevitabile tracollo elettorale".

E sottolinea: "In quanto non credo di avere abusato di nulla e non avere commesso alcun reato, trasmetterò io stessa la diffida all'autorità giudiziaria affinché valuti il tutto. Se ho sbagliato pagherò ma comunque non mi fermerò. Anzi, non mi fermeranno. D'intesa con i miei legali, chiederemo un incontro alla senatrice Susanna Camusso per rappresentare lo sfascio della sezione del Pd di Macerata Campania e poi per comprendere perché al Pd non interessano le mie battaglie in favore del popolo".

Poi aggiunge: "Quando durante un confronto politico si arriva a subire un'azione giudiziaria da parte dei tuoi contraddittori come strumento intimidatorio, rifiutando ogni confronto, significa essere sulla strada giusta. Quanto accaduto mi fa capire che sono sulla strada giusta, da me iniziata a percorrere tre anni fa con la denuncia sporta personalmente ai carabinieri per la mancanza di acqua a Caturano".

Esposto alle autorità

Quindi annuncia un esposto a Procura e Dia: "Il mio impegno continuerà con la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, e per conoscenza alla Direzione Investigativa Antimafia, affinché si valuti l'operato della precedente amministrazione in ordine alla realizzazione non terminata della rete idrica e soprattutto alla gara d'appalto per l'aggiudicazione dei lavori, nonché alle problematiche inerenti il cimitero e il campo sportivo. Questo a tutela dei diritti costituzionalmente garantiti e della legalità, per la rinascita di Macerata Campania contro il malaffare ed ogni infiltrazione camorristica".

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