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ELEZIONI Rivolta contro candidato leghista: 100 amministratori firmano documento

Ecco tutti i nomi: Aversa e l'agro contro la candidatura di uno 'straniero' nel collegio

L’appello del coordinatore provinciale di Forza Italia, Gianpiero Zinzi, sul rischio di candidature non territoriali nei collegi casertani ha subito prodotti i primi effetti. Più di 100 tra dirigenti di partito e amministratori del centro destra provenienti dai comuni dell’agro aversano si sono dati appuntamento nella città Normanna (al bar ‘La Fauna’ precisamente) e dalla riunione è venuto fuori un documento firmato da Luigi Umberto Petrella, consigliere di Castelvolturno; Costantino Puocci di Casal di Principe; Salvatore Ricciardi e Vincenzo Della Corte, consiglieri di Villa Literno; Gennaro Di Bonito, consigliere di San Cipriano d’Aversa; Bruno Giordano, vicesindaco di Villa di Briano; Lello Paccone, direttivo Fratelli d’Italia di Villa di Briano; Roberto Zaccariello e Maria Teresa Perugini, assessori di Villa di Briano; Linda Pagano, consigliere di San Marcellino; Francesco Di Girolamo, avvocato di San Marcellino; Antonio Cacciaupuoti, imprenditore di San Marcellino; Gabriele Piatto, sindaco di Frignano; Francesco Pagano, Alessandro Bellopede, Giovanna Alidorante e Katia Magliulo, assessori di Frignano; Marco Caparco, assessore di Parete; Claudio Grimaldi, consigliere di Lusciano; Luigi Abbate del Movimento Terra Nostra di Lusciano; Bartolo Luongo di Succivo; Andrea Ciardulli. Responsabile Forza Italia Giovani; Michele Apicella, candidato sindaco di Trentola Ducenta; Marco Piccolo di Fratelli d’Italia di Casapesenna; Gennaro Morra dell’associazione City People di Aversa.

Ecco il testo del documento: “Leggiamo interdetti e preoccupati il valzer dei nomi che in queste ore si susseguono e che dovrebbero, nelle intenzioni di pochi, rappresentare il nostro territorio alle prossime Elezioni Politiche. Fermo restando il rispetto, l’autorevolezza e l’indubbia storia politica, la nostra preoccupazione scaturisce dal fatto che, le persone calate dall’alto non sono espressione dei nostri territori e questo è tanto più dannoso quanto più difficili e problematici sono i territori interessati. Chi scrive queste righe vive, da amministratore, questi problemi ogni giorno, se li sente sulla pelle, nelle vene e nel cuore. In zone che così a lungo hanno obbedito a leggi non scritte che si sono spesso sostituite ad uno Stato assente, è stato ed è tuttora veramente complicato avvicinare di nuovo la popolazione alla Politica ed alle Istituzioni. È complicato chiedere ai nostri concittadini la fiducia, e lo facciamo solo ed esclusivamente quando siamo noi i primi disposti a metterci la faccia, in ogni senso. Ma tutto questo nostro spirito di sacrificio e di abnegazione rischia di scontrarsi contro logiche di equilibrio e di potere che, per quanto possiamo politicamente comprendere, non possiamo umanamente condividere. Se speranza c’è per queste realtà così martoriate, va riposta nel dialogo continuo che il territorio deve avere con lo Stato e le Istituzioni preposte. Questo dialogo può avere modo di esserci, soltanto se a mediarlo ci saranno i figli delle nostre terre, quelli che non si sono mai tirati indietro, quelli che non si vedono da queste parti una volta ogni cinque anni. Siamo convinti sostenitori di un progetto politico che può ridare vigore ai nostri progetti, vediamo nel centrodestra l’unica coalizione che può dare una rotta certa ad una nave in balia delle onde. Siamo pronti a difendere con i denti la dignità dei nostri concittadini e dei nostri elettori, chiediamo solo a chi prenderà decisioni importanti di non considerarci tasselli di un unico puzzle il cui disegno è già stato definito, ma di pensarci come ultimo ed irrinunciabile presidio per il rilancio di un pezzo d’Italia che non si è arreso e non si arrende”.

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