Era prevedibile e scontata ma ora la ricandidatura a sindaco di Carinaro di Annamaria Dell’Aprovitola è anche ufficiale: “Sarà una sfida difficile, ma di certo non più complicata di quella del 2014. Mi ricandido per portare a termine un programma che è stato semplicemente interrotto da 3 traditori che hanno deciso di mandare a casa una amministrazione che praticamente ha centrato tutti gli obiettivi presentati in campagna elettorale”.

Stasera ci sarà il primo incontro ufficiale nella sede del Partito democratico ma Dell’Aprovitola ha già un gruppo importante di candidati dal quale partire per costruire la squadra che si presenterà alle elezioni della prossima primavera. Con l’ex sindaco si ripresenteranno Giovanni Zampella, Paolo Sepe, Bruno Capoluongo, Rosa Chiacchio e Alessia Orsola Sagliocco. “Insieme decideremo a chi aprire le porte della nostra squadra – dice Dell’Aprovitola -. Deve essere una scelta condivisa da tutti perché da buon democratici non chiudiamo a nessuno. Chiunque abbia voglia di sostenere la nostra lista e accettare un progetto serio ed equilibrato è sicuramente ben accetto”.

Anche perché sul fronte opposto c’è tutt’altro che chiarezza. La ricandidatura a sindaco di Giuseppe Barbato sembra sia tramontata, o almeno non sia ben vista dai 3 dissidenti (Alfonso Bracciano, Maria Grazia De Chiara e Lello Sardo). E Dell’Aprovitola non perde l’occasione per ricordare che “i 3 traditori hanno deciso di porre fine all’amministrazione e ora si trovano ad essere mischiati con dinosauri della vecchia politica come gli ex sindaco Mario Masi e Salvatore Affinito. Chissà cosa succederà, so solamente che si tratta di un gruppo disomogeneo che non ha nulla in comune. Non so nemmeno immaginare cosa abbiano in comune Sardo e Bracciano con Masi o lo stesso Barbato. Quest’ultimo è stato già ‘bruciato’. Penso proprio dallo stesso Mario Masi che invece punta alla candidatura sua o del figlio. Ma di questo non voglio interessarmi. Ci saranno sicuramente due liste e immagino ci voglia tempo per scoprire il mio ‘avversario’. Noi invece ci siamo già attivati per presentare un programma chiaro, semplice e snello. E soprattutto realizzabile. Niente libro dei sogni. Non ci interessano le promesse che non possono essere mantenute”.