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Nove consiglieri mettono 'in crisi' Velardi: "Senza apertura inutile continuare"

Nuovo documento dei segretari dopo le assenze al vertice in Comune

Sembra di essere tornati indietro nel tempo a Marcianise, con la terza seria crisi che sta attanagliando ma maggioranza guidata da Antonello Velardi nel giro di sei mesi. L'assenza di 7 consiglieri firmatari della richiesta di azzeramento della giunta al vertice convocato dal sindaco in Comune sabato mattina era un segnale chiaro; a cui oggi, però, si aggiunge anche un documento, firmato dai segretari Pd (Angelo Raucci), Campania Libera (Alessandro Tartaglione) e Campania in Movimento (Emanuele Tartaglione) nel quale si parla chiaramente della possibilità di chiudere l'esperienza amministrativa.

Con la differenza che a sottoscriverlo non sono stati solo i consiglieri Pd (tre dei quali hanno poi frenato sul momento decisivo), ma ben 9 (oltre al Pd anche Campania Libera e Campania in Movimento, insieme ai segretari di partito): una larghissima fetta dell'attuale maggioranza. Ed ora il sindaco dovrà seriamente ragionare e, forse, anche evitare di inviare messaggi 'poco distensivi' alle altre parti in causa.

IL DOCUMENTO. "Ad una settimana dall’invio di una richiesta ufficiale da parte di 9 consiglieri comunali di un maggiore coinvolgimento dei gruppi politici nell’attività amministrativa, peraltro già sollecitato in una precedente riunione tenutasi circa 20 giorni fa, le uniche risposte ottenute da parte del Sindaco sono stati tatticismi e delegittimazione che non favoriscono un sereno e costruttivo dibattito politico. L’ostinata volontà del sindaco di continuare con azioni provocatorie tendenti a soffocare la naturale richiesta di partecipazione dei soggetti politici che sostengono la maggioranza di governo, ci induce a riflettere. Non sono più accettabili metodi basati sull’offesa, sulla mistificazione e sulla denigrazione di soggetti politici che hanno come unica colpa quella di chiedere, per senso di responsabilità, un maggiore coinvolgimento nell’azione amministrativa. La programmazione delineata in campagna elettorale è stata finora in gran parte disattesa. I ritardi accumulati stanno determinando l’aggravarsi di tante problematiche che dovrebbero, invece, essere poste al centro del dibattito politico-amministrativo. Consapevoli che senza una profonda, convinta e convincente svolta nelle politiche amministrative si può solo danneggiare una città che ha bisogno di essere governata con efficienza e senza annunci demagogici. Solo con il supporto, il contributo e la partecipazione di una maggioranza forte e coesa si possono portare a termine le azioni e gli atti amministrativi posti alla base del programma elettorale, in un clima sereno in cui la Politica ritorni al centro attraverso una dialettica corretta e un confronto costruttivo. I gruppi politici ribadiscono che senza l’apertura formale della crisi politica, risulterà difficile ritrovare un senso per continuare questa esperienza amministrativa".

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