Ecco la resa dei conti a Teverola: il vicesindaco Tommaso Barbato, il presidente del consiglio comunale Gennaro Caserta e l’ex assessore Biagio Pezzella mettono spalle al muro il sindaco Dario Di Matteo.

I tre esponenti della maggioranza hanno ‘ordinato’ al primo cittadino di riunire “nell’immediata settimana dopo Ferragosto” tutto il gruppo politico che guida il Municipio per “verificare come intende procedere al riassetto della giunta comunale come da noi richiesto”. Barbato, Caserta e Pezzella di certo non stanno scherzando tanto che, nonostante siano ancora in maggioranza, hanno fatto recapitare il messaggio al capo dell’esecutivo Di Matteo attraverso il protocollo comunale (numero 6093 del 13 agosto).

I tre consiglieri comunali hanno infatti chiesto al sindaco di nominare due nuovi assessori escludendo dalla giunta Margherita Pennini e Michela Menale. Ma per un motivo molto semplice: dopo essere state ‘figure’ vicine a Barbato, adesso non hanno più il sostegno del gruppo. E quindi “devono uscire dalla giunta”. In pratica Barbato, Caserta e Pezzella sostengono che non rappresentino più il loro gruppo e di conseguenza serve un rimpasto di giunta (a favore ovviamente di Caserta e Pezzella).

E qui che il sindaco è messo spalle al muro. Nei giorni scorsi fu protocollato un documento firmato da Barbato, Caserta, Pezzella, Menale e Pennini nel quale si riferiva la costituzione di un gruppo ‘autonomo’. Solo che poche ore dopo Menale e Pennini presero le distanze da quel documento ‘avvicinandosi’ al sindaco Di Matteo. Ora il primo cittadino deve fare una scelta: tenere nell’esecutivo Menale e Pennini oppure accettare questo ‘ordine’ di Barbato e company e fare un rimpasto dell’esecutivo.

In ogni caso sarà un disastro. Sì perché la maggioranza rischia di perdere 2 consiglieri (in caso di rimpasto, con Menale e Pennini che potrebbero costituire un gruppo indipendente) o addirittura tre (Caserta, Barbato e Pezzella sono pronti a passare all’opposizione, anche se le poltrone ‘pesano’ e non poco). In tutto questo c’è la decisione della consigliera di maggioranza Angela Improta (consigliera provinciale in quota Pd ed espressione politica e da sempre vicina all’europarlamentare Nicola Caputo) in rottura col capogruppo di maggioranza di costituire un gruppo indipendente in seno al consiglio comunale.

E’ chiaro che servirà una bella riunione ‘politica’ per cercare di trovare la quadra. Anche perché Di Matteo rischia di ‘cadere’ e di essere costretto a rinunciare alla poltrona di sindaco. Se Barbato e i suoi due fedelissimi insieme ad Angela Improta decidessero di votare contro il primo cittadino non ci sarebbe più maggioranza. L’opposizione avrebbe 9 consiglieri sui 17 totali (16 più il sindaco). E questo potrebbe segnare la fine dell’amministrazione Di Matteo.