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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica San Cipriano d'Aversa

Chiuse indagini su Lorenzo Diana: è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa

San Cipriano d'Aversa - Avviso di conclusione delle indagini preliminari per l'ex parlamentare Lorenzo Diana. A firmarlo i pm della Dda di Napoli Catello Maresca, Maurizio Giordano e Luigi Landolfi, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe...

Avviso di conclusione delle indagini preliminari per l'ex parlamentare Lorenzo Diana. A firmarlo i pm della Dda di Napoli Catello Maresca, Maurizio Giordano e Luigi Landolfi, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli. Diana è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. L'ipotesi di accusa riguarda presunti accordi per affidare l'esecuzione di lavori a imprese legate ai vertici del clan. Diana avrebbe avuto un ruolo di ''facilitatore'' degli accordi tra coop e clan, attivandosi presso le amministrazioni locali e per far sbloccare le delibere dei comuni commissariati.

L'inchiesta riguarda i lavori di metanizzazione di 7 comuni dell'agro aversano eseguiti dalla coop Cpl Concordia. Insieme a Diana è indagato anche l'ex sindaco di San Cipriano d'Aversa Angelo Raffaele Reccia. Secondo l'accusa, sarebbe stato stretto un accordo con l'imprenditore Antonio Piccolo, ritenuto vicino al clan Zagaria e gli ex vertici di Cpl Concordia per far affidare i subappalti a imprese riconducibili al clan dei Casalesi. Solo a San Cipriano, i lavori sarebbero stati conferiti a un imprenditore individuato perché, sostiene la Procura, sostenitore del sindaco Reccia. Gli altri sei comuni sono Casal di Principe, Villa Uterno, Casapesenna, Villa di Briano, San Marcellino e Frignano. Diana sarebbe anche intervenuto "sulla prefettura di Caserta" per far sbloccare i progetti di Cpl nei comuni commissariati.

Sono circa 2500 i fascicoli contenenti segnalazioni per appalti, richieste di raccomandazioni di vario genere, anche da parte di persone vicine a esponenti del clan dei Casalesi, alcune andate a buon fine, altre rimaste senza esito, i documenti sequestrati di recente dai carabinieri del Noe all'ex senatore del Pd ed ex componente della Commissione antimafia.

Di recente Diana aveva dichiarato:"Sono contento che si indaghi anche su di me e collaborerò sempre con la giustizia. Non ho nulla da nascondere e da temere, se non le conseguenze del mio impegno di vita per la libertà e la giustizia contro tutte le camorre. A testimoniarlo c'è il mio impegno di vita e di lotta profuso sul posto e non a distanza,da quando eravamo quattro gatti folli senza nemmeno la presenza e l'aiuto di pezzi dello Stato,senza i riflettori dei media e costruendo testardamente,pazientemente il cambiamento. Non mi sono mai arreso né fermato, nemmeno quando avevo da temere di più per la mia vita e non mi fermerò certamente ora. La mia è stata una vita in trincea ed il fronte non mi fa paura. Non posso né voglio accettare che si infanghi e delegittimi la vita mia e di quanti con me si sono impegnati a resistere quando non si intravedeva per nulla la luce del tunnel".

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