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ELEZIONI Esclusioni eccellenti e candidati a sorpresa: Caserta ancora penalizzata

Il caso più eclatante è l’esclusione di Gianpiero Zinzi da Forza Italia. I 5 Stelle puntano su un colonnello dell'esercito e sulla senatrice uscente. Salernitani all’assalto di Terra di Lavoro. Coi leghisti facce conosciute di Caserta e Santa Maria Capua Vetere

Le liste sono state presentate e da oggi parte ufficialmente la campagna elettorale verso le elezioni politiche del 4 marzo. E come ogni tornata elettorale che si rispetti, non manca il colpo di scena. Stavolta, a regalare sorprese, sono stati i partiti più grandi. Ha iniziato il Pd col triplo cambio del capolista al Senato (prima Stefano Graziano, poi Roberta Pinotti ed infine Valeria Fedeli) ed ha continuato Forza Italia, col ‘colpo di teatro’ dell’esclusione di Gianpiero Zinzi dal collegio uninominale di Caserta dove ha trovato spazio Lucrezia Cicia, ex consigliera comunale del Capoluogo e prima dei non eletti in Regione Campania.

Un ‘depennamento inatteso’, dopo che, nella nottata, l’accordo tra i Cesaro (padre e figlio) e Zinzi sembrava essere stato raggiunto; la sorpresa è arrivata verso mezzogiorno ed ha colto di sorpresa anche il consigliere regionale casertano, che lo ha appreso dai giornali on line. Ed ora sono in tanti a domandarsi quale potrebbe essere il futuro del rampollo della famiglia Zinzi: in serata era anche circolata la notizia di un 'ripiego' con una candidatura da capolista con la 'Quarta gamba' alla Camera: ipotesi che però non ha trovato conferma. Da valutare una presa di posizione del consigliere regionale,  però, nei confronti di Forza Itala: dopo aver creato il partito su tutta la provincia, trovarsi fuori dai giochi all'improvviso potrebbe anche portare Zinzi a valutare altre strade, lasciando l'incarico da coordiantore provinciale.

Ad uscire vittorioso, nella battaglia interna, è sicuramente il deputato Carlo Sarro che si ritrova capolista alla Camera e, praticamente, con la riconferma già in tasca. Torna in campo anche l’ex sindaco di Caserta Pio Del Gaudio (terzo nel listino proporzionale alla Camera) riabilitato dopo l’indagine che lo coinvolse (proprio insieme a Sarro).

Nel Pd si giocano diverse partite. Quello che, sulla carta, sembra avere maggiori chance di elezione (ma con una battaglia difficile) è l’europarlamentare Nicola Caputo, candidato nel collegio uninominale di Caserta-Aversa, che se la dovrà vedere con la senatrice uscente 5 Stelle Vilma Moronese (che è candidata anche nel listino proporzionale) e la deputata di Fratelli d’Italia Giovanna Petrenga (candidata anche capolista nel proporzionale con un bel paracadute che la dovrebbe garantire). Da valutare anche la candidatura dell’avvocato Antonello Fabrocile con Liberi e Uguali: un nome sul quale potrebbero puntare diversi elettori di Caserta città vista la penuria di candidati del Capoluogo.

Proprio Fabrocile (in uscita da Speranza per Caserta, che appoggerà i 5 Stelle) potrebbe pescare anche nel Pd casertano visto che è difficile pensare che il sindaco Carlo Marino possa votare la vice sindaco Angela Letizia di Marcianise, fedelissima di Antonello Velardi, col quale è in atto una rottura da diversi mesi. C’è poi la sfida nella sfida di Gennaro Oliviero che dopo aver tentannato sull’offerta di Liberi e Uguali si gioca una partita che sulla carta sembra difficilissima sul collegio Sessa-Smcv con Massimo Grimaldi di Forza Italia.

Sarà interessante capire anche il peso dei 5 Stelle nei collegi uninominali. Detto della Moronese, attira molta attenzione la candidatura del colonnello dell’esercito Antonio Del Monaco sull’uninominale di Caserta, mentre ad Aversa ci sarà Nicola Grimaldi ed a Santa Maria Capua Vetere Giuseppe Buompane. Chi ha puntato molto sulla territorialità sono i rappresentanti della lista Insieme, con ben 7 candidati su 8 della provincia di Caserta e quasi tutti griffati socialisti, col ritorno alla politica attiva dell’ex sindaco di Santa Maria a Vico Adriano Telese.

L’agro aversano potrebbe essere terra di conquista a sorpresa, visto che il centrodestra ha candidatura una leghista napoletana e Forza Italia è in subbuglio dopo l’esclusione di Gianpiero Zinzi. Ne potrebbe approfittare Gimmi Cangiano, capolista alla Camera di Fratelli d’Italia, e ci proverà anche Carlo Corvino, appena passato (con candidatura nel collegio uninominale) in Liberi e Uguali.

Candidatura un po’ a sorpresa quella di Raffaella Pignetti, presidente del Consorzio Asi Caserta, nella lista Civica Popolare della ministra Lorenzin: una discesa in campo che fa riflettere visto che la Pignetti era considerata vicino al consigliere regionale Stefano Graziano (oggi al secondo posto nella lista Pd al Senato) ma che potrebbe ‘ufficializzare’ l’apertura di nuovi rapporti politici (forse anche per il tramite del direttore generale Anthony Acconcia).

I salviniani, invece, dopo il terremoto provocato dalle dimissioni di massa del direttivo, hanno inserito in lista il consigliere comunale di Santa Maria Capua Vetere Salvatore Mastroianni e l’ex assessore di Caserta Emilio Caterino.

Ultimo dato, non certo ‘poco rilevante’, è l’assalto dei salernitani alla provincia di Caserta. In primis con Piero De Luca, figlio del governatore Vincenzo, candidato capolista alla Camera col Pd. Ma a sperare di raccogliere voti in Terra di Lavoro c’è anche Claudio Lotito, presidente della Salernitana, che è candidato al numero 2 (dietro Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella) al Senato con Forza Italia.

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