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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Via Salvatore Maielli

Bosco si stacca dal Pd e pensa a 3 candidati nei collegi di Camera e Senato

Clamoroso colpo di scena che rischia di avere conseguenze dannose soprattutto per il Pd

Un clamoroso colpo di scena quello che rischia di aumentare le tensioni all’interno del centrosinistra casertano. Dopo le accuse a vicenda degli ultimi giorni, infatti, nei prossimi giorni si potrebbe consumare ufficialmente lo strappo tra Partito democratico e Campania Libera.

Il consigliere regionale Luigi Bosco sta ragionando seriamente sull’opportunità di presentare candidature alla Camera ed al Senato separate dal Pd e dal resto del centrosinistra. Una ipotesi che sarebbe ‘aiutata’ anche dalle regole che saranno in vigore per le prossime elezioni poltiche e che saranno ufficializzate tra pochi giorni. Per i colleghi uninominali, infatti, dovrebbero bastare tra le 750 e le mille firme per presentare un candidato alla Camera o al Senato e questo permette anche la presentazione di liste scollegate dalle coalizione.

Su questo sta ragionando Bosco che, nelle ultime settimane, ha avuto più modi di scontrarsi col commissario provinciale Pd Franco Mirabelli sulla gestione della coalizione. E visto che risposte concrete non sono arrivate e dopo le richieste di incontri cadute nel vuoto, Bosco (uomo di riferimento in provincia di Caserta del governatore Enzo De Luca) sta pensando ad un’altra strada: le candidature in solitaria di esponenti di Campania Libera.

Ed i nomi, sul tavolo, già ci sono. A partire proprio dallo stesso consigliere regionale che potrebbe scendere in campo nel collegio uninominale di Caserta città, che comprende anche i paesi dell’Appia (centro elettorale dell’avvocato); nell’agro aversano il candidato pronto è il sindaco di Casaluce Rany Pagano; sul terzo collegio, invece, ci sarebbe il sindaco di Cellole Angelo Barretta. Su quest’ultimo, però, pare ci sia una postilla alla proposta (già avallata) di candidatura: quella di non scontrarsi col candidato Pd Gennaro Oliviero (legato da rapporti stretti proprio con Bosco). Cioè se Oliviero dovesse essere candidato nel collegio uninominale col Pd, Barretta sarebbe spostato al Senato.

Contattato direttamente, il consigliere regionale non ha né confermato né smentito la notizia che circola in queste ore, sottolineando che "è in atto un ragionamento sulla tenuta e la consistenza della coalizione di centrosinistra visti i problemi sul tavolo ancora non affrontati né risolti". Parole che confermano l'esistenza di una strada alternativa attualmente sul tavolo. E che potrebbe avere conseguenze clamorose per il Partito democratico.

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