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Sabato, 20 Aprile 2024
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Beni confiscati, 36 comuni casertani in lizza per 34 milioni di finanziamento

Le domande dovranno essere presentate entro e non oltre il 15 gennaio 2018

Importante provvedimento che potrà interessare ben 36 comuni della provincia. Con il decreto dirigenziale n. 67 del 26/10/2017, pubblicato sul Burc n. 79 del 30/10/2017, la Regione Campania ha infatti approvato l’avviso pubblico per “l’individuazione di interventi finalizzati al riuso e alla rifunzionalizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata nell'ambito dell'Accordo in materia di sicurezza, legalità e coesione sociale in Campania”.

Per accedere al finanziamento, i comuni dovranno presentare progetti che riguarderanno:

centri per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati regolari e dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, umanitaria e sussidiaria;

centri per donne vittime di violenza;

centri per minori non accompagnati;

strutture di servizio, in aree caratterizzate da alti tassi di dispersione scolastica e carenze di servizi a favore della comunità, per gli Istituti scolastici finalizzati alla formazione e alla creazione di alcune professionalità (es. palestre, laboratori linguistici o informatici, aziende agricole, aziende alberghiere, convitti, ecc.), d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca;

interventi che prevedono la riduzione dei fitti passivi a carico delle Pubbliche Amministrazioni (sedi istituzionali, scuole, servizi sanitari, servizi socio-sanitari) attraverso l’utilizzo istituzionale di beni confiscati;

Per il finanziamento delle suddette iniziative sono state complessivamente stanziate risorse pari a 34.194.224,91, eur, di cui 16.200.000,00 euro a valere sull’Asse 3 del PON “Legalità", e 17.994.224,91 euro a valere sull’Asse 8 del POR Campania.

Ai sensi dell’avviso pubblico, i comuni che possono inviare proposte progettuali, appartenenti alla Provincia di Caserta sono: Aversa, Arienzo, Capua, Carinola, Casagiove, Casal di Principe, Casapesenna, Caserta, Cancello ed Arnone, Carinola, Castel Volturno, Cellole, Falciano del Massico, Francolise, Frignano, Grazzanise, Gricignano d’Aversa, Lusciano, Maddaloni, Marcianise, Mondragone, Orta di Atella, Parete, Pignataro Maggiore, San Cipriano d’Aversa, San Felice a Cancello, San Nicola la Strada, Sant’Arpino, Santa Maria Capua Vetere, Santa Maria la Fossa, Sessa Aurunca, Sparanise, Teano, Teverola, Trentola Ducenta e Villa Literno.

L’articolo 6 del citato accordo disciplina nello specifico le modalità di presentazione delle proposte progettuali. Le domande dovranno essere presentate entro e non oltre il 15 gennaio 2018.

Sull’approvazione dell’importante avviso è giunto il commento del consigliere regionale Giovanni Zannini: “Si tratta di un provvedimento di cruciale importanza – commenta il consigliere – che conferma la volontà della Regione Campania guidata dal presidente De Luca di riappropriarsi degli spazi che in passato erano ad uso esclusivo della criminalità organizzata, che oggi diventano un nuovo presidio di libertà e legalità ripristinata. Un’opportunità da non perdere per gli amministratori dei comuni che potranno accedere all’avviso, tra i quali figurano quelli della provincia di Caserta, con la possibilità di sfruttare a pieno i vari usi previsti dal protocollo d’intesa. Lo sviluppo del nostro territorio, mediante il riuso e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata – conclude Zannini – riparte dalle basi solide di una rinnovata legalità”.

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