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Politica Gricignano di Aversa

Moretti cede la fascia a Santagata: ora si lavora alla giunta

Prenotano un posto Lettieri e Diretto. Ma le elezioni hanno fatto anche vittime illustri

In Municipio a Gricignano di Aversa c’è stato il passaggio di consegne tra il sindaco uscente Andrea Moretti e il nuovo primo cittadino Vincenzo Santagata. Moretti già nella notte tra domenica e lunedì ha atteso alla scuola ‘Santagata’ l’avversario politico congratulandosi per la nuova avventura. Il giorno seguente ha consegnato le chiavi della sua stanza in Comune sottolineando che “si lascia in eredità alla nuova amministrazione Santagata tantissimi progetti. In queste elezioni abbiamo peccato di credibilità. Sogno solamente che la prossima maggioranza lavori sempre per gli interessi dei cittadini. Sarò pronto a dare la mia massima disponibilità a Santagata e alla sua maggioranza in quei progetti che mirano al bene della collettività. Ma farò opposizione dura e senza sconti qualora si perdesse di vista l’interesse della collettività”.

Allo stesso modo Santagata ha festeggiato con tutti i suoi fedelissimi con una torta di decine di chilogrammi ribadendo che “lavoreremo per il cambiamento. Ci sono tutti volti nuovi in questa maggioranza e persone che sono pronte a dare un volto nuovo alla nostra Gricignano”.

I giorni che seguono le elezioni sono anche quelli che servono ad una attenta analisi politica dei due schieramenti. Gli elettori hanno detto chiaramente di voler una svolta e l’hanno trovata in ‘CambiAmo Gricignano’ bocciando il progetto di ‘Uniti si può fare’. Ma entrando nel dettaglio si nota una cosa particolarissima: i più votati delle due liste sono stati Vittorio Lettieri per CambiAmo e il sindaco uscente Andrea Moretti per Uniti si può fare rispettivamente con 1023 e 429 preferenze, che hanno ottenuto, entrambi, il 13% dei voti di tutta la lista. Questo indica solo una cosa: entrambi hanno fatto un exploit. Moretti è riuscito ad uscire a testa altissima da queste elezioni portando in consiglio comunale, tra i banchi dell’opposizione, anche la ‘sua’ candidata Giovanna Zampella che ha avuto 249 preferenze. E’, paradossalmente, l’unico a non aver perso nella lista sconfitta. Perché anche gli altri due consiglieri di minoranza, Gianluca Di Luise e Carmine Della Gatta non sono riusciti a raggiungere nemmeno la quota 300.

Il candidato sindaco Andrea Aquilante invece ne esce con le ossa rotte per due motivi: non è riuscito ad ‘aggregare’ e ad entrare nelle case e poi perché ha dimostrato, con queste elezioni, di aver sbagliato nel non puntare su una riconferma dell’amministrazione uscente. Ha permesso la fuoriuscita degli assessori Guida e Buonanno e poi non ha voluto mai fare un passo indietro sul nome del candidato sindaco. All’ultimo momento con Moretti ha evitato una debacle clamorosa, ma nonostante i voti del primo cittadino uscente ha avuto migliaia di voti di differenza. Un esame di coscienza è almeno obbligatorio.

Ma ci sono anche vittime illustri. Resta fuori l’ex assessore Giacomo Di Ronza. Ma anche il ‘grillino’ Domenico Carusone che si ferma a 130 preferenze. Così come pure Cerullo del ‘Comitato Donne’, che ha sin da subito sposato il progetto di Aquilante. Ma adesso passiamo alla prossima maggioranza consiliare. ‘CambiAmo Gricignano’ partiva già da due certezze: Vittorio Lettieri e Giuseppe Diretto. Da soli potrebbero già costruire una lista competitiva. Lettieri è stato il recordman con 1023 preferenze, mentre Diretto si è fermato a ‘soli’ 694 voti. Ovviamente il figlio dell’ex sindaco Andrea sarà vicesindaco mentre Diretto avrà qualche delega pesante.

La famiglia Russo ha puntato invece su Raffaele, giovane professionista e persona umile e seria che con 444 voti sicuramente farà parte della giunta. Ovviamente poi ci dovranno essere le ‘quota rosa’ e di diritto Maddalena Licciardiello e Mariarosaria D’Agostino (595 e 635 preferenze) entreranno nell’esecutivo. Il rappresentante del Pd, Carlo Munno, ce l’ha fatta per il rotto della cuffia visto che è stato l’ultimo eletto. La vittima illustre in questo caso è stato Alfonso Buonanno: il cugino dell’ex assessore di Moretti ha deciso di sposare il progetto di Santagata ma le urne gli hanno dato torto e resterà quindi fuori dal consiglio comunale nonostante i 291 voti ottenuti.

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