Sindaco Porfidia chiarisce su Progetto Protezione Civile Le Aquile

"In merito ai continui attacchi pretestuosi ed infondati che giungono da alcuni gruppi politici riguardo alla revoca da parte della Regione Campania del progetto della Protezione Civile "Le Aquile" di Recale, preciso quanto segue:
Il Comune di Recale, quando è venuto a conoscenza che il progetto del Servizio Civile proposto dall'associazione "Le Aquile" poteva essere effettuato nelle strutture di proprietà del Comune che, non essendo accreditate non erano di conseguenza idonee allo svolgimento delle attività progettuali, ha chiesto delucidazioni, per la salvaguardia dei nostri ragazzi, all'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.Infatti l'Ente succitato con nota protocollo n. 8993/4.29.22 del 21/03/2011 ha comunicato che" il Comune di Recale non ha sedi accreditate per progetti per il servizio civile e pertanto non potevano effettuarsi progetti nel Comune di Recale" e, alla luce delle palesi irregolarità procedurali commesse dall'Associazione di Protezione Civile "Le Aquile", con nota 13363/4.29.2.1 del 04/05/2011 ha invitato, (addirittura!), la Regione Campania a cancellare dall'albo degli enti del Servizio Civile l'Associazione "Le Aquile" di Recale, adempimento effettuato dalla Regione Campania e comunicato all'Ente in data 19/05/2011 con prot. 3997.
Con questo comportamento l'Amministrazione di Recale ha voluto solo ed esclusivamente tutelare la sicurezza dei ragazzi della quale sarebbe stato responsabile non solo il Presidente dell'Associazione "Le Aquile" ma soprattutto il Sindaco.E' DEL TUTTO EVIDENTE CHE L'ASSOCIAZIONE NON POTEVA PROPORRE I PROGETTI (PER CARENZA DI UN REQUISITO ESSENZIALE) E CONSEGUENTEMENTE GLI STESSI NON POTEVANO ESSERE AUTORIZZATI E QUINDI REALIZZATI. Nonostante ciò non ha nemmeno ritenuto di coinvolgere il Comune, quale Ente garante di legittimità, prima di iniziare la procedura autorizzativa.
Invitiamo tutti coloro (e soprattutto gli accusatori ignoranti) che vogliono rendersi conto della veridicità di quanto asserito a recarsi presso la segreteria del Comune e leggere le note dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.
Diffidiamo pertanto queste persone che senza documentarsi e senza curarsi della incolumità dei giovani, lanciano accuse false all' Amministrazione Comunale solo per screditarla".