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Secondo forum per la definizione del piano di gestione delle acque

Caserta - Secondo forum di informazione e consultazione pubblica per la definizione del piano di gestione delle acque, inserito nell'ambito del precorso tracciato fin dall'inizio dell'anno per un confronto costante con le sette regione del...

Secondo forum di informazione e consultazione pubblica per la definizione del piano di gestione delle acque, inserito nell'ambito del precorso tracciato fin dall'inizio dell'anno per un confronto costante con le sette regione del Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale. Dopo la Calabria avvenuto la scorsa settimana, il Molise rappresenta una realtà strategica per l'intero territorio meridionale in particolare per la Campania che riceve acqua dall'acquedotto del Biferno in territorio molisano.
Un appuntamento importante quello organizzato dal Distretto Idrografico, svoltosi questa mattina a Isernia presso l'Officina del Tempo Libero, con la partecipazione del presidente della regione Molise Angelo Iorio, del presidente della provincia di Isernia Luigi Mazzuto, del segretario generale del Distretto Idrografico Vera Corbelli.
"Ripristinare le regole nella gestione delle acque e riordinare le competenze per un servizio di particolare importanza per il Molise e il Piano di Gestione delle Acque è una occasione di confronto tecnico strategico", ha sottolineato il presidente Iorio, " noi abbiamo una risorsa fondamentale nello sviluppo del territorio, in particolate l'acquedotto del Biferno che oggi distribuisce l'acqua al basso Molise fino alla Campania, tanto che oggi dobbiamo riequilibrare il bilancio idrico, appunto, tra Molise e Campania. Pertanto oggi è necessario misurare le sorgenti che alimentano il Biferno per capire le quantità di acqua disponibile. A tutela del nostro sistema idrico, abbiamo avviato studi per una migliore gestione delle acque, dove abbiamo presentato al ministero dell'economia e delle infrastrutture uno studio valutato positivamente"
Una realtà territoriale complessa quella che comprende il Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale con oltre 68.000 km2, 2.100 km di costa, una realtà rurale di rilievo che assorbe circa il 60 per cento della risorsa con un notevole depauperamento, un territorio dove si registra un considerevole trasferimento da acque da regione a regione e con aree di particolare interesse paesistico e paesaggistico che ne rendono molto complesso la gestione sul territorio. "Il Piano di Gestione vuole essere uno strumento tecnico che possa offrire agli enti un percorso chiaro e consapevole sulle acque, di superficie o del sottosuolo, delle quantità disponibili sapendo che siamo di fronte ad una risorsa che dobbiamo lasciare alle generazioni future", dice Vera Corbelli, nell'illustrare i contenuti del Piano di Gestione, oramai giunto alle sue battute conclusive e pronto per essere presentato alla scadenza prevista per il prossimo 22 dicembre".
"La risorsa acqua bisogna saperla gestire", puntualizza Corbelli, "evidenziando che occorre conoscere le quantità di acqua disponibile anche in ragione dei vari usi che ne vengono fatti a sostegno dello sviluppo locale. La regione Molise fortunatamente ha una notevole disponibilità di acqua dove però si richiede una forte azione di monitoraggio per capire laddove si riscontra un depauperamento dell'acqua e definire gli interventi necessari".
Nel corso del forum sono intervenuti il commissario della società pubblica regionale "Molise Acque", Stefano Sabatini, il quale ha evidenziato: " l'importanza di mantenere un sistema di gestione pubblica".
Ha moderato i lavori, Giorgio Morone, referente tecnico della regione Molise per la definizione del Piano di Gestione delle acque.

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