Aversano (Ps) ricorda strage Nassiriya

"A sei anni dal terribile attentato a Nassiriya costato la vita a 19 italiani tra carabinieri, soldati e civili, è dovere di ognuno ricordare quella terribile strage e quanti si sono immolati per garantire un domani migliore alla nazione irakena. La comunità cittadina ha sempre vivo nel cuore quel 12 novembre del 2003, quando dei valenti uomini sono stati strappati alla vita e alle loro famiglie dall'odio, dall'ignoranza e dalla violenza che purtroppo ancora alberga nel cuore di molti nel mondo. Il ricordo del loro coraggio e del loro valore continua a essere un esempio di impegno e di lealtà. Per questo motivo, il consiglio comunale di questo pomeriggio assume un valore simbolico importante perché consente ai massimi rappresentanti dei cittadini di esercitare il dovere della memoria e dell'impegno nella consapevolezza che l'Italia deve continuare a svolgere il compito delle missioni all'estero per garantire la pace e costruire un futuro economico e sociale nei tanti teatri di guerra che ancora oggi si registrano nel mondo. Una maniera semplice, quindi, per rinnovare la memoria di una strage che ha segnato i cuori, ma che deve essere un monito per le nuove generazioni, affinché non ci sia mai più spazio per la violenza e la chiusura mentale. A tal fine, sarebbe auspicabile che un'azione di sensibilizzazione possa essere esercitata nelle scuole cittadine perché gli studenti possano essere messi a contatto con le tante esperienze di altruismo e generosità a cui i militari italiani ci hanno abituato a fronte di un contesto sociale dove purtroppo prevale una logica egoistica e tendente all'isolamento dalle sorti generali. E' naturalmente enorme il tributo pagato in questi anni dal nostro Paese alla causa della pace. Celebrare il giorno della Patria, quindi, significa anche non dimenticare tutte le vittime di guerra che hanno speso la vita rispondendo all'appello del proprio Paese il quale non è venuto mai meno ai suoi doveri internazionali in un clima di sostegno generale che ancora oggi è bene ribadire. Ma ricordare le vittime di guerra significa anche confermare il valore dell'unità nazionale di cui dobbiamo essere fieri. I militari all'estero non rappresentano una regione o una città ma ricevono un mandato dall'intero Paese e per esso offrono il proprio impegno. E' grazie anche alla loro testimonianza che oggi dobbiamo dirci fieri di essere cittadini italiani in grado di superare le differenze che pure ci sono tra le varie aree del Paese. E' quando siamo uniti che possiamo essere forti e credibili anche in contesti difficili. Affinché la celebrazione odierna non resti un appuntamento isolato ed estemporaneo, inoltre, il gruppo consiliare del Partito Socialista propone al Consiglio e alla Giunta di riflettere sull'opportunità di dedicare uno spazio cittadino a tutte le vittime di guerra dove sia possibile tenere alta l'attenzione delle nuove generazioni sui temi dell'impegno a favore dei più deboli e dei continenti in guerra. Potrebbe essere un'occasione per immaginare una serie di iniziative collegate da ripetere ciclicamente ogni anno con il coinvolgimento degli istituti scolastici nonché delle associazioni presenti sul territorio. Nel contempo, oggi desideriamo esprimere il nostro apprezzamento e il nostro incoraggiamento ai militari impegnati ancora nelle missioni di pace. Si tratta di un lavoro difficile e rischioso che impone un appoggio incondizionato da parte delle forze politiche e della società civile. I nostri uomini sappiano di non essere soli. L'intero Paese è con loro, li segue e li apprezza con l'auspicio che tale impegno possa terminare quanto prima perché ciò significherebbe che le vertenze oggi in atto sono finalmente terminate e risolte. La consapevolezza che i nostri soldati hanno saputo distinguersi in umanità e sensibilità deve dare la forza di guardare al futuro con la convinzione che una vita spesa a servizio degli altri, in un cammino di crescita comune, non potrà mai morire o essere dimenticata".