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Domenica, 28 Aprile 2024
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Senatore Sarro si difende: 'Non faccio il pianista'

Caserta - In merito alle notizie apparse sulla stampa nei giorni scorsi e relative ad un ipotetico ruolo di "pianista" svolto nella seduta del Senato della Repubblica svoltasi lo scorso giovedì nel corso delle votazioni degli emendamenti al...

In merito alle notizie apparse sulla stampa nei giorni scorsi e relative ad un ipotetico ruolo di "pianista" svolto nella seduta del Senato della Repubblica svoltasi lo scorso giovedì nel corso delle votazioni degli emendamenti al Decerto Gelmini sulla riforma della scuola, il Senatore della Repubblica del Popolo della Libertà Carlo Sarro smentisce totalmente la notizia e, al fine di ripristinare la verità dei fatti, chiarisce quanto segue: "I recenti articoli, apparsi sulla stampa locale, che riferiscono di un mio presunto coinvolgimento in un episodio di irregolare andamento delle votazioni svoltesi nella seduta pomeridiana del Senato del 23 ottobre scorso, nascono da una ricostruzione, a dir poco romanzata, fatta dal quotidiano "La Repubblica", noto per il suo spirito di partigianeria; nessun altro quotidiano o emittente televisiva ha riferito di simili cose! Fortunatamente dei lavori del Senato esiste il resoconto stenografico, facilmente consultabile sul sito www.senato.it, che riporta la fedele descrizione dei fatti così come realmente accaduti; è sufficiente consultare tale documento per rendersi conto della mistificazione compiuta! Quel giorno all'esame dell'Assemblea vi erano gli emendamenti al decreto Gelmini presentati dall'opposizione; tutti sistematicamente respinti dall'Aula. La minoranza, particolarmente innervosita, ha cercato, a più riprese l'incidente, iniziando a contestare l'assenza di alcuni Senatori di maggioranza. Nello specifico, il Sen. Sergio Vetrella, presente ai lavori, si era momentaneamente allontanato dall'Aula nel corso di una delle votazioni; dai banchi della minoranza, notando il suo posto vuoto, si è cominciato a protestare: quindi, il Presidente Schifani, ha fatto procedere ad un controllo da parte dei Senatori Segretari, e non dei Senatori Questori quasi a voler descrivere un clima di investigazione che non appartiene al nostro ramo del Parlamento, che hanno semplicemente ritirato dalla postazione la scheda del Sen. Vetrella, che, non appena rientrato in aula, ha ripreso regolarmente a votare. Il presidente Schifani ha definito l'episodio una "banalità"; in ogni caso negli atti del Senato, non vi è alcun riferimento al mio nome o dichiarazione di una mia responsabilità diretta o indiretta. È, quindi, di assoluta fantasia la descrizione dei fatti come operata dal giornalista de La Repubblica, per cui non c'è stato alcun imbarazzo da parte mia che ero regolarmente in aula per le votazioni. Cosa ben più grave, con conseguente mio imbarazzo, se invece fossi risultato assente, venendo così meno al mandato conferitomi da tantissimi piedimontesi ed elettori matesini".

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