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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

La Garibaldi insegna l'italiano alla popolazione libanese

Caserta - Prosegue senza sosta l'impegno del Contingente Italiano schierato in Libano agli ordini del Generale di Brigata Vincenzo IANNUCCELLI, sia per quanto attiene l'aspetto operativo vero e proprio, sia quello a favore della popolazione in...

Prosegue senza sosta l'impegno del Contingente Italiano schierato in Libano agli ordini del Generale di Brigata Vincenzo IANNUCCELLI, sia per quanto attiene l'aspetto operativo vero e proprio, sia quello a favore della popolazione in ambito umanitario e di bonifica del territorio dalla famigerate "Cluster bomb", le bombe a grappolo che rimangono inesplose sul territorio e scoppiano al primo urtare, provocando morte e distruzione specialmente fra la popolazione infantile del Libano. In tale ottica la Task Force ITALBATT 1, su base dell'8° reggimento bersaglieri, ha consegnato alla municipalità di HELLOUSIYE un bobcat, del valore di oltre 19.000 euro, acquistato con fondi nazionali. Il sindaco della cittadina, Mr. ALI' AL MAHMOUD, nel ringraziare il Col. DEL COL, comandante di ITALBATT 1, ha avuto parole di apprezzamento per quanto il Contingente Italiano sta facendo nel sud del Libano. Oltre a questo, i bersaglieri casertani di ITALBATT 1, considerato il grande successo ottenuto tra a popolazione con i corsi di lingua italiana, ne hanno organizzato due nelle municipalità di AL QULAYLAA e RANADYIA, anche hanno avuto un grande seguito. Il contingente italiano, responsabile del settore ovest dell'area di operazioni Unifil, e forte di circa 2.300 soldati (il più numeroso della forza multinazionale Onu) è sotto il comando del generale IANNUCCELLI che guida la Brigata Garibaldi. I reparti della Garibaldi che fanno parte dell'Italian Joint Task Force "Lebanon" sono: l'8° Reggimento Bersaglieri guidato dal Col. Stefano DEL COL; il 21° Genio Guastatori agli ordini Col. Massimo MARGOTTI; il 19° Reggimento GUIDE del Colonnello Emanuele SERVI; il RECOSUTAT con il Tenente Colonnello Francesco BARBELLA. Il mantenimento della Pace e degli accordi sottoscritti in ambito internazionale passa soprattutto attraverso la realizzazione di opere ed infrastrutture di primaria importanza, per il rispetto della loro cultura, tradizioni, religione senza in alcun modo mostrare "i muscoli". Ecco, questa è la cosiddetta "italian way" delle missioni di Pace che tutti gli alleati ci invidiano e tentano di "duplicare", ma i militari italiani sono unici, non potranno mai essere "replicati".

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