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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Lopa su emergenza idrica a Napoli

Napoli - La crisi dalla mancanza di acqua era percepibile il malumore per disagi che negli ultimi anni, soprattutto con l'arrivo della bella stagione, tornano con preoccupante frequenza. Diffuso il timore che ci si debba aspettare il peggio...

La crisi dalla mancanza di acqua era percepibile il malumore per disagi che negli ultimi anni, soprattutto con l'arrivo della bella stagione, tornano con preoccupante frequenza. Diffuso il timore che ci si debba aspettare il peggio proprio in piena estate, e con il caldo, l'acquedotto vesuviano è subito andato in crisi per quanto siano anche intervenuti guasti tecnici. Cosi e intervenuto, il Dirigente di AN-Popolo della Libertà, Rosario Lopa, incontrando diversi cittadini del vesuviano, incontro organizzato dalle associazioni confederate alla Nuova Italia: Casa Sociale di Giuseppe Di paolo e Azione Sociale di Vincenzo Garofalo. Sull'emergenza idrica di questi giorni, ha proseguito l'espone della PdL, generale è la convinzione che, dopo questa prima emergenza, le amministrazioni territoriali della provincia Napoletana ricorreranno alla solita ordinanza di limitazione dell'uso dell'acqua potabile, senza affrontare alla radice il problema della sofferenza dell'acquedotto specialmente nelle zone alte del Vesuviano. Un'emergenza peraltro annunciata. A ogni minimo guasto siamo a terra, ci risiamo purtroppo e temiamo che non sarà l'ultima volta. Cosi Di Paolo di Casa Sociale. Sul nostro ultimo intervento, tenuto a Pompei, organizzato dall'Associazione Azione Sociale e Nuova Italia, ha sottolineato Vincenzo Garofalo, avevamo preannunciato che con l'arrivo del caldo sarebbe riaffiorato in tutta la sua gravità il problema della mancanza d'acqua dai rubinetti già emerso nelle estati degli ultimi anni. Con la popolazione che aumenta sempre più crescono i consumi. Malgrado ciò, la maggioranza del PD non ha fatto proprio nulla in questi anni. Imperdonabili le colpe di questa amministrazione per il disagio che l'interruzione dell'acqua crea alla popolazione e per i danni economici prodotti a quelle attività che fanno uso dell'acqua come mezzo essenziale per il proprio lavoro. E una situazione che occorre superare subito, perché assicurare una regolare erogazione dell'acqua è il primo dovere e impegno di chi amministra. Occorre che la popolazione abbia sempre un interlocutore in paese responsabile che risponda 24 ore su 24 dall'altra parte del telefono e si metta subito a risolvere i problemi. Non come sabato pomeriggio che la gente ha chiamato in Regione, alla Provincia e poi alla Gori, ma nessuno ha risposta. Le gravissime responsabilità di chi ha amministrato negli ultimi anni, ponendo le premesse dell'emergenza idrica che sta affliggendo in questi giorni la provincia partenopea sono l'epilogo di tutta una serie di episodi negativi che hanno contrassegnato la gestione del servizio idrico avrebbe dovuto perseguire. C'è bisogno, ha proseguito Lopa, di un piano industriale adeguato per potenziare tutte le infrastrutture divenute obsolete e rispondere così alle nuove esigenze dell'utenza e per garantire la fornitura ad un vasto bacino territoriale che ricordiamo non riguarda solo la Provincia di Napoli. E'necessario un organismo in grado di garantire le sinergie necessarie perché l'intero territorio provinciale possa disporre di un ciclo integrato delle acque, a partire dalla captazione fino allo smaltimento. Chiederemo agli enti coinvolti, ha concluso l'esponente della Destra Sociale, che ci illustrino la situazione, espongano le misure correttive per fronteggiare con urgenza la criticità del sistema di fornitura dell'acqua potabile e indichino le strategie di potenziamento delle relative infrastrutture.

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