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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Moretto contro i tuffi nel mare dei veleni

Napoli - "Non riesco a capire come l'amministrazione comunale di Napoli possa consentire che i napoletani possano farsi il bagno in una zona di mare come quella di Vigliena a San Giovanni a Teduccio dove sono presenti, per ogni litro di mare, ben...

"Non riesco a capire come l'amministrazione comunale di Napoli possa consentire che i napoletani possano farsi il bagno in una zona di mare come quella di Vigliena a San Giovanni a Teduccio dove sono presenti, per ogni litro di mare, ben 80.000 tra colibatteri e colifecali, quando il limite massimo consentito dalla legge è pari a 1.000 ?". è quanto ha denunziato in una nota il Vice Presidente del Consiglio comunale di Napoli, Vincenzo MORETTO di Alleanza Nazionale. "Da anni quel tratto di mare è vietato alla balneazione, ma ora, grazie ai servizi "estivi" realizzati da Palazzo San Giacomo a ridosso delle inquinate battigie, migliaia di bambini, donne, anziani si tuffano in quel luridume. Veramente" – ha aggiunto Moretto – "l'Assessore all'Ambiente Nasti pensava che la gente potesse stare in spiaggia a prendere solo il sole e resistere al richiamo del tuffo in acqua ? E' pura ipocrisia. Quella zona di mare, dove è assolutamente proibito fare il bagno, non doveva essere attrezzata come se fosse una spiaggia normale. Il comune vi ha fatto installare le docce ed i bagni pubblici, mentre proliferano ristoranti e lidi. Invece di salvaguardare la salute dei cittadini, l'amministrazione comunale, in grave crisi politica e di consensi precipitati sotto le suole delle scarpe, tenta di accaparrarsi le simpatie dei napoletani con docce e bagni su spiagge dove nessuna persona di buon senso porterebbe mai i propri figli. Il sindaco Iervolino avrebbe il coraggio di portare i suoi nipoti a Vigliena ? L'assessore non ha ancora risposto alla mia interrogazione presentata lo scorso 18 luglio ed afferente, appunto, al tratto di spiaggia che va da Vigliena a Pietrarsa, nella quale chiedevo di conoscere quali provvedimenti avesse adottato l'amministrazione per impedire la balneazione. Forse il Sindaco Iervolino, vista l'incapacità dei suoi assessori di far rispettare i divieti emessi dal Comune e dalla Regione, vorrebbe chiedere l'intervento delle pattuglie dell'Esercito, così che dopo l'operazione "Strade sicure" mettiamo in campo anche l'operazione "Spiagge sicure" ?

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