Pd contro Pascariello che vieta liberta' informazione

"Abbiamo letto su un settimanale locale della discriminazione, da parte dell'amministrazione del Comune di SNLS, verso un giornalista, corrispondente di un noto quotidiano della nostra provincia. La discriminazione si riferisce nel non inviargli personalmente i comunicati stampa della amministrazione comunale, perchè ritenuto giornalista scomodo o non allineato. Comportamento amministrativo, qualora sussistano i presupposti, sicuramente da censurare. Mi sembra superfluo ricordare che la libertà di stampa, ma nel nostro caso soprattutto la libertà di opinione di ogni persona compresi quindi i giornalisti, è la principale garanzia che un governo democratico avrebbe l'obbligo e deve sicuramente garantire ai cittadini. Un governo democratico, centrale o locale, deve certamente assicurare l'esistenza di una informazione libera, con una serie di diritti estesi a tutti i componenti delle agenzie giornalistiche, alle loro interviste, alle loro pubblicazioni. Il tutto deve intendersi riferito senza altro anche al diritto di accesso, di raccolta di dati ed ai processi che servono per ottenere e far conoscere informazioni a tutti i cittadini di qualsiasi estrazione politica. Mi sembra superfluo ricordare l'articolo 21 della Costituzione sulla libertà di stampa e di pensiero. Ancora di più il capoverso 3° dell'art. 9 della legge 150/2000 dove si evince che il coordinatore o capo ufficio stampa di un qualsivoglia ente pubblico cura i rapporti tra l'amministrazione con gli organi di informazione, assicurando loro il massimo grado di trasparenza, di chiarezza e tempestività delle comunicazioni. Mi sovviene infine, che quest'anno ricorre il 60° anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo che riconosce all'art. 19 la libertà di espressione come diritto fondamentale dell'essere umano, dichiarazione che sancisce inoltre la libertà di stampa e l'accesso alle informazioni, intese come contributo di ogni genere di notizie in grado di aiutare le persone nel discernimento tra idee contrapposte. Ricordo infine che, in un paese libero e democratico, tutti hanno il diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, con lo scritto o con qualsivoglia mezzo di comunicazione, non per questo si deve essere considerati diversi o censurati quando le espressioni non sono complementari al credo o agli atti di questa amministrazione".