Crescono le polemiche in vista del Consiglio comunale

Crescono le polemiche in vista del Consiglio comunale in programma nel pomeriggio di lunedì 16 giugno per discutere un Ordine del Giorno proposto dalla minoranza ed alcune interrogazioni degli avvocati Ciro Ferrucci ed Amedeo Insero. Polemiche riguardanti l'opportunità di tenere un'apposita seduta sebbene, a quanto trapelato, fra pochi giorni il locale parlamentino dovrà nuovamente riunirsi per discutere e approvare il bilancio di previsione 2998. Molti infatti sono convinti che non sarebbe caduto il mondo se le interrogazioni, a quanto trapelato relative al problema (regionale) dei rifiuti e all'esistenza o meno di una delibera grazie alla quale i coltivatori possono fruire di una riduzione sulle tariffe idriche, fossero state discusse fra alcuni giorni, insieme al bilancio e ai due argomenti proposti dalla minoranza, parimente finiti nell'occhio del ciclone. Nel primo caso Ferrucci & Compagni puntano a sollecitare l'avvio del lavori di ristrutturazione di un rudere delle Opere Pie che, durante la controversa gestione Sorbo, la Provincia aveva previsto di trasformare in sede per le scuole superiori perché, a quanto trapelato, il Comune non era stato in grado di individuare un'area su cui realizzare il nuovo manufatto. È però trapelato che con l'amministrazione Giaquinto la musica è cambiata ed in particolare la Provincia ha deciso di puntare nuovamente alla costruzione di un nuovo edificio, peraltro con una spesa addirittura inferiore a quella prevista per ristrutturare il rudere secondo un progetto firmato anche dall'architetto caiatino Alfredo Mastroianni, cognato di Ciro Ferrucci. Immaginabile quindi che tutti concordino sull'opportunità di accantonare il vecchio progetto, privilegiando gli interessi collettivi e quindi abbandonando la proposta, ormai anacronistica, di Ferrucci. La pubblica opinione non ravvisa alcuna urgenza neanche nella seconda richiesta di Ferrucci, finalizzata ad encomiare pubblicamente il decaduto Consiglio delle Opere Pie, del quale, secondo fonte più che attendibile, lo stesso Ferrucci è stato per vari anni avvocato di fiducia, che ha intrapreso diversi procedimenti giudiziari contro decine di caiatini, nell'interesse dell'ente di beneficenza controllato dal Comune ovvero affidato a un CDA proposto personalmente dal sindaco pro tempore.