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Dell'Ovo interroga Sindaco su Centrale Elettrica

Sparanise - "Caro Sindaco le propongo una interlocuzione consiliare sulla centrale termoelettrica.Da anni il civico consesso non contempla un approfondimento sull'impianto industriale con il maggior impatto ambientale dell'intero agrocaleno.Una...

"Caro Sindaco le propongo una interlocuzione consiliare sulla centrale termoelettrica.
Da anni il civico consesso non contempla un approfondimento sull'impianto industriale con il maggior impatto ambientale dell'intero agrocaleno.
Una centrale che, generando i regolari megawatt di potenza elettrica, riserva una vera e propria disattenzione verso le "pattuizioni" comunali; diventando invece il riferimento di associazioni che, per la Sua intercessione, ricevono contributi economici.
Probabilmente lei non avrà le stesse nostre preoccupazioni circa il danno ambientale e l'incidenza sulla salute dei cittadini che la centrale può arrecare, ma deve riconoscere che i dubbi sugli effetti a lungo termine sul nostro territorio e sulla salute dei cittadini non provengono soltanto da quella "parte politica" antagonista alla sua.
Tali incertezze coinvolgono gli uomini e le donne che hanno cuore e responsabilità per il proprio territorio, per i propri posteri.
Nell'attesa che gli eventi portino alle garanzie che il nostro territorio merita, abbiamo il dovere di confrontarci su quelli che sono stati gli impegni pattuiti nel lontano anno 2001, quando fu siglata l'unica convenzione esistente.
Il dibattito pubblico di quegli anni ha visto la partecipazione di due fazioni che hanno avversato sostenendo anche aspramente le rispettive ragioni. Da una parte c'erano migliaia di cittadini che sollevavano, legittimamente, le preoccupazioni ambientali e dall'altra c'era quella parte politica (la vostra) che scelse aprioristicamente la centrale sulla possibilità di vantaggi che le società avrebbe dovuto fornire alla nostra comunità.
Oggi, rispetto a quegli anni, viviamo una condizione peggiorativa.
Ai cittadini è precluso ogni coinvolgimento nella discussione sulla centrale; tutto è avvolto da un oscurantismo che svilisce la partecipazione democratica più elementare.
Non si conosce l'incidenza ambientale determinata dalle emissioni della centrale, quello relativo all'elettromagnetismo; non conosciamo nemmeno le cause di una esplosione verificatasi la scorsa estate.
La cittadinanza vive questa esclusione con inquietudine.Caro Sindaco altrove le centrali termoelettriche e le amministrazioni comunali assumono un atteggiamento molto più rispettoso nei confronti dei cittadini.
Lei sa benissimo che questo è un argomento che continua a far molto discutere, su molti "tavoli" della politica.
Mesi fa c'è stato chi al Senato ha dichiarato che la centrale di Sparanise ha assunto lavoratori "per le parentele con politici locali".
Non voglio promuovere un attivismo politico di inchiesta, queste argomentazioni sarebbero rimandate alle competenze di altri organi dello Stato;
nulla però abbiamo conosciuto sugli assunti; il Consiglio Comunale non conosce l'effettivo risvolto occupazionale cittadino e nessuno ha mai smentito l'accusa che è stata pronunciata in Senato.
Quanto ai benefici, la convenzione del 2001 conferiva ad un'apposita "società progetto" alla quale sarebbero stati trasferiti tutti i diritti e le obbligazioni.
Dalla lettura di questo documento ogni amministratore responsabile dovrebbe rivolgere i seguenti interrogativi:
1. Le "società della centrale termoelettrica" forniscono alle aziende ubicate a Sparanise e nei Comuni limitrofi, energia elettrica scontata del 45% e del 35% rispetto al prezzo medio di mercato?
2. In che modo stanno impegnandosi a fornire gli sconti sulle bollette dei cittadini?
3. Distribuiscono, fino a 1000 metri dall'impianto, energia termica? Hanno corrisposto quel contributo di 150 milioni di vecchie lire per la realizzazione di opere civili artistiche e riqualificazione degli spazi verdi?
4. Hanno acquistato automezzi da utilizzare per fini sociali?
5. Hanno realizzato stage per gli studenti sparanisani?
Molti altri interrogativi provengono dalla lettura di quella convenzione "sventolata" per anni ai cittadini di Sparanise.
Il desiderio di proporre un "protagonismo della nostra cittadinanza" si unisce all'auspicio di un maggiore interessamento consiliare.
Una lettura responsabile della vita politica dei nostri giorni significa assumere come prioritaria ogni azione volta a quello che oggi nessuno esimerebbe nel definire come il "riscatto della nostra comunità".Nell'attesa ringrazio.

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