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Sica: 'Non saremo al servizio di Salerno e Giffoni'

Pontecagnano Faiano - Parla ad una piazza gremita il candidato a sindaco Ernesto Sica. Ed il popolo di Faiano diverse volte lo interrompe con applausi quando tocca i punti più delicati per lo sviluppo della frazione collinare. Spiega i pericoli...

Parla ad una piazza gremita il candidato a sindaco Ernesto Sica. Ed il popolo di Faiano diverse volte lo interrompe con applausi quando tocca i punti più delicati per lo sviluppo della frazione collinare. Spiega i pericoli 'di scelte sciagurate' Ed illustra le sue decisioni in caso di elezione. Chiamati sul palco i candidati al Consiglio comunale espressioni di Faiano, Gennaro Frasca (designato come vice sindaco), Antonio Anastasio e Paolo del Mese, durante il comizio Sica chiarisce subito gli spetti più attuali.Dc, MpA - 'La nostra alleanza, composta da sette liste, è di tipo politico programmatico. La decisione del Tar di giovedì non inciderà sulla compattezza dell'unione né sull'azione politica che ogni candidato si è impegnato a realizzare. Inutile quindi cercare di rompere il nostro fronte granitico attraverso telefonate e pressioni speculando sull'emergenza creata del ricorso. A questi personaggi senza idee, la cui inesistente strategia politica non permette nemmeno di organizzare in maniera autonoma le presenze in piazza (copiano le nostre iniziative) dico che, per non continuare a fare danni alla città di Pontecagnano Faiano, farebbero bene a ritirarsi. A coloro che ora sostengono il sindaco uscente dimenticando che durante la scorsa consiliatura gli fecero i manifesti contro dico che a nulla servono gli inciuci: il secondo turno non ci sarà'.
Termovalorizzatore – 'Da sindaco realizzerò un capillare recupero delle masserie in chiave di valorizzazione rurale del borgo perché, qui, si possa creare un polo enogastronomico e culturale capace di fare di Faiano un punto di eccellenza turistica per l'intera provincia. Progetto inutile però se dovessimo subire, per lo più passivamente, la morsa a tenaglia dei Comuni limitrofi. Cementificio, compostaggio, tritovagliatura, fonderie, centrale termoelettrica, aeroporto, termovalorizzatore… Difenderò Pontecagnano Faiano contro le aggressioni di Salerno e Giffoni. De Luca deve sapere che senza il parere dei cittadini di Pontecagnano nessuna ruspa potrà iniziare alcun lavoro. Qui c'è un rischio ambientale enorme determinato dalla mancanza di rispetto dei Comuni limitrofi nei confronti nostri e delle nostre dignità. Già ora dobbiamo stare con le finestre chiuse a causa della puzza: la costruzione di nuovi impianti determinerebbe la morte civile di Faiano. Quando, con mesindaco, Pontecagnano fu la prima città al di sopra dei 20 mila abitanti a realizzare la raccolta differenziata a Salerno ci si vantava di avere le strade pulite. Ma non si diceva che l'immondizia veniva (e viene) solo spostata: dalle strade alla discarica di Ostaglio'.
Investimenti – 'Con me Pontecagnano diventerà la città degli investimenti e dei grandi attrattori turistici. Il processo si è solo interrotto in questi due anni: fu avviato durante la mia scorsa sindacatura tanto che De Luca fu costretto pubblicamente ad attaccare quella mia giunta dicendo, in Camera di Commercio davanti a centinaia di persone, che Pontecagnano aveva 'rubato' a Salerno i Centri Commerciali. Quella gestione politico-amministrativa fece di Pontecagnano Faiano l'esempio in provincia per dinamismo e bontà di scelte di sviluppo. La susseguente diede invece via libera alla depressione economica. Io ebbi il coraggio di difendere la mia città anche mettendo a rischio la mia carriera politica quando, fregandomene degli ordini dell'allora mio partito, dissi no all'interporto immaginando uno sviluppo diverso di quell'area, stufo di vedere Tir in transito nel centro della città. E quando dissi no al ministro per le attività produttive ed alla regioneCampania all'ipotesi di costruzione della centrale termoelettrica. Una cosa mi sento di promettere: Pontecagnano Faiano non sarà mai città al servizio di Salerno. Nelle liste a sostegno dei miei competitori, invece, non esiste una linea politica univoca nemmeno sulla questione del termovalorizzatore'.

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