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Elezioni, nessun candidato sindaco per centrosinistra

San Marco Evangelista - I veti incrociati che esistono all’interno del centrosinistra sanmarchese ed all’interno dello stesso Partito Democratico sono lo specchio vivente della crisi nazionale di tutta l’ex Unione. Le dimissioni del premier Prodi...

I veti incrociati che esistono all’interno del centrosinistra sanmarchese ed all’interno dello stesso Partito Democratico sono lo specchio vivente della crisi nazionale di tutta l’ex Unione. Le dimissioni del premier Prodi non sono altro che il frutto delle divisioni che ci sono all’interno del centrosinistra ed all’interno di questo con il PD, accusato di essere l’artefice della sconfitta di Prodi. Mancano oramai solo quattro mesi alla tornata amministrativa che dovrà decidere chi sarà il nuovo sindaco della cittadina sanmarchese: se, cioè, sarà ancora l’attuale sindaco Vincenzo Zitiello di centrodestra oppure una rappresentante del centrosinistra. Eppure, tutt’ora nessun nome è venuto fuori se non quello, autonomo, di Gabriele Cicala, consigliere comunale più votato nel 2003. Tutti gli altri sono fuori gioco: Donato Zitiello, ex Margherita, che non raccoglie neppure consensi all’interno del suo stesso partito, anzi è in rotta di collisione con il segretario della sezione cittadina della Margherita. Gabriele Zitiello, ex delfino di Michele Di Maio, mitico sindaco di sinistra, che avrebbe dovuto raccogliere la sua eredità, viene contestato per una sua parentela con l’attuale sindaco Vincenzo Zitiello. Giuseppe Merenda, segretario cittadino del partito dei Comunisti Italiani, nonostante non lo avesse mai dichiarato ufficialmente, forte della sua lunga militanza politica, è stato anche consigliere provinciale di Caserta, avrebbe accettato volentieri di rappresentare l’intera coalizione di centrosinistra. Purtroppo, tutti i suoi sforzi affinché si potesse addivenire all’individuazione di un candidato (è stato il primo a chiedere un interpartitico molti mesi addietro) e di lavorare in prospettiva per far accettare il candidato da tutta la città, sono risultati vani. Nonostante la nascita del Partito Democratico, invece di smorzare le polemiche, le ha amplificate. Sono molti i candidati e nessuno di loro è disposto a fare un passo indietro. A questo punto, nonostante la nomina a Presidente della Seproter, Giuseppe Merenda potrebbe avanzare ufficialmente la sua più che degna candidatura, ma i suoi avversari non lo vogliono proprio perché detiene già la carica di Presidente della Seproter. A questo punto le alternative sono poche: o si cerca un nome prestigioso all’interno della cosiddetta società civile, o si punta sulla candidatura di un giovane, da guidare con mano, oppure si chiede la mediazione delle segreterie provinciali del partito, tenendo conto che si è già perso troppo tempo.

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