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Giovedì, 25 Aprile 2024
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De Girolamo chiede lumi sui lavori intervento scuole

Piedimonte Matese - E’ di nuovo il Consigliere comunale di F.I. Nicola De Girolamo a far parlare di se, ha chiesto al Sindaco di Piedimonte Matese, al Prefetto di Caserta e alle autorità competenti inoltrando formale richiesta di accesso agli atti...

E’ di nuovo il Consigliere comunale di F.I. Nicola De Girolamo a far parlare di se, ha chiesto al Sindaco di Piedimonte Matese, al Prefetto di Caserta e alle autorità competenti inoltrando formale richiesta di accesso agli atti del 10/10/2007 - prot. 20676 parzialmente evasa con nota del 12/11/2007 - prot. gen. 20676/1041 LL.SS.PP. del 12/10/2007 a firma del Responsabile LL.SS.PP. (ing. Ernesto Palermiti) e Assessore P.I. (prof. Costantino Leuci). In richiamo alle note oggettivate , ha spiegato De Girolamo, segnalo che la mia nota, prot. 20676/07, non è stata affatto evasa, specialmente nella parte in cui si richiede di esplicitare i principi e/o le norme giuridiche che hanno abilitato alla frammentazione degli interventi sia complessivi che di ogni singola istituzione scolastica; che la nota di risposta, citata in oggetto, solidalmente sottoscritta dal Responsabile LL.SS.PP. e dall’Assessore alla P.I. è assolutamente silente ed omissiva in ordine alle motivazioni che hanno indotto codesta Amministrazione ad optare per una indefinita moltiplicazione degli affidamenti diretti (bypassando la procedura delle gare); l’opzione, è evidente, appare viziata da illogicità manifesta, oltrechè di eccesso di potere, sviamento, dualismo, disparità e quant’altro, esponendo l’Amministrazione a maggiori oneri di spesa, assolutamente ingiustificati e ingiustificabili anche a livello contabile-fiscale e, perciò, assoggettati al rigore revisionale della Corte dei Conti alla cui verifica, auspico, venga fatto ricorso. In particolare, alla Corte dei Conti dovrà essere richiesto il controllo della liceità degli atti di affidamento diretto, la notevole incisione “in negativo” sul bilancio della P.A. per le maggiori somme impegnate, la rendicontazione contabile e l’eventuale addebito in danno dell’Amministrazione e/o Chi per essa. E’ fuori dubbio, infatti, che la metodologia sistematicamente utilizzata per gli appalti di che trattasi è elusiva del principio della libera concorrenza – che solitamente consente all’Ente Locale di appaltare opere con il massimo ribasso possibile dei prezzi (nel rispetto della qualità delle opere). Oltretutto, già la frammentazione degli appalti (che – si ripete – appare, quanto meno, non giustificabile) comporta una diminuzione delle percentuali di ribasso, dato l’esiguità dei singoli importi appaltati a svariate ditte! che la medesima nota di risposta è altrettanto silente ed omissiva anche in ordine ai criteri adottati per la scelta delle Ditte chiamate a svolgere i lavori, ancorché in merito alle modalità di formazione ed approvazione degli elenchi di eventuali “ditte idonee ad affidamenti diretti”. A tale proposito, appare veramente censurabile ed interlocutoria la richiesta del Responsabile LL.SS.PP. – Ing. E. Palermiti – di “specificare, con gli opportuni riferimenti, la richiesta ……….omissis……”. In effetti, sono stati posti chiari ed inequivocabili interrogativi in merito alle modalità di individuazione delle ditte affidatarie : si attendono risposte altrettanto chiare ed inequivocabili, non ritenendo di dover accedere ad ulteriori sillabiche specificazioni. L’indirizzario delle mie richieste resta obbligato, per la codificazione normativa - e non per libera scelta - a circostanziare le risposte senza tergiversazione e senza abbandonarsi a dottorologie varie. L’atteggiamento sembra essere confinato nel campo dell’arbitraria omissione di risposta ! Chiedo che gli ill.mi sigg. indirizzari vogliano attivare gli adempimenti di propria competenza per la verifica di liceità e di legittimità giuridica degli atti di affido posti in essere, per il controllo della conformità normativa, per la visitazione di regolarità del rituale gestionale seguito dal Responsabile e dall’Assessore al ramo.Ed, infine, chiedo la trasmissione degli atti ai Superiori Organi di controllo, sia contabili che giudiziari, per tutte le ipotesi di gravame suesposte. Naturalmente, chiedo che vengano interessati gli Organi Istituzionali preposti, ad ogni livello, ove dovesse essere accertata la fondatezza dei miei sospetti di irregolarità, vanamente additati all’attenzione dei vertici apicali del settore.

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