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Comuni sciolti, il 'je accuse' di Sagliocco

Lusciano - “Lì dove sono i mercanti, è necessario cacciarli dal tempio, indipendente dal loro colore politico. Forza Italia è una forza moderata ma, proprio perché è giustizialista, tutelerà ancora di più la dignità delle persone”. Così Giuseppe...

“Lì dove sono i mercanti, è necessario cacciarli dal tempio, indipendente dal loro colore politico. Forza Italia è una forza moderata ma, proprio perché è giustizialista, tutelerà ancora di più la dignità delle persone”. Così Giuseppe Sagliocco, presidente della commissione speciale per il controllo degli atti della Regione e degli Enti collegati, durante la conferenza stampa di questa mattina (20 gennaio), a Lusciano, nel casertano, per discutere dello scioglimento dell’amministrazione comunale. Alla presenza del coordinatore regionale Nicola Cosentino, del consigliere provinciale di Caserta Giuseppe Mariniello e degli ex amministratori della cittadina Isidoro Verolla, Nicola Esposito, Giuseppe Abate, Luciano Russo e Lucio Orabona, Sagliocco ha ribadito “la necessità di un’analisi socio-culturale collettiva, che apra una discussione vera e seria su tutte le amministrazioni comunali che negli ultimi anni hanno triplicato le loro opere urbanistiche – e che, quindi, potenzialmente, sono più in odore di camorra - ma nelle quali non è mai giunta la commissione d’accesso. Il Centrosinistra è abituato a costruire grandi cattedrali nel deserto per distogliere l’attenzione della gente dai suoi loschi affari, nel pieno rispetto del motto “Disinformare per legittimare” o della “doppia verità”. C’è, invece, bisogno di una verifica vera, poiché il Governo non può sentenziare con leggerezza – così come sta avvenendo – che una persona è sicuramente carnefice oppure che è vittima. Prima di prendere decisioni affrettate è opportuno uno studio dettagliato degli incartamenti. Non si può sciogliere con superficialità un’amministrazione comunale; le conseguenze non si riflettono, infatti, su coloro che governano la Città ma sulla popolazione. A Lusciano, ad esempio, il disastro è consumato e, fermo restando la mia fiducia nell’operato della giunta, ritengo che sia fondamentale cambiare registro, costituendo una grande coalizione, che sia aperta a tutti coloro che avvertono la problematica. Non accetto che, soltanto perché in un determinato territorio vige il pregiudizio che “sia avocato a delinquere”, si invii necessariamente la commissione d’accesso. Posso garantire che quando un sindaco viene eletto, a maggior ragione in questi comuni, la prima cosa che pensa è che deve operare in maniera retta. Non si può mandare a casa un sindaco con l’infamia, poiché il rischio è di etichettare l’intera cittadinanza”. Nel corso della conferenza stampa, il consigliere provinciale Giuseppe Mariniello ha confermato la fiducia nell’operato dei commissari straordinari, annunciando la presentazione di un dettagliato ricorso contro lo scioglimento dell’amministrazione, poiché “ai cittadini non abbiamo mai fatto mancare il nostro appoggio”. Amarezza anche nelle parole dell’ex assessore alle Finanze Nicola Esposito: “La giunta era composta da molti giovani, come il sottoscritto. Stavamo portando avanti importanti progetti, che ora sono rimasti a metà. Così hanno tagliato le gambe alla città”.

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