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Lunedì, 29 Aprile 2024
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DAndrea (UDC), comuni pi voraci con i cittadini

San Nicola la Strada - Dopo l’annuncio ad effetto del sindaco Angelo Antonio Pascariello che ha annunciato di fare ricorso al Tar per contrastare gli effetti della diminuzione dei trasferimenti statali ai comuni, i politici locali incominciano a...

Dopo l’annuncio ad effetto del sindaco Angelo Antonio Pascariello che ha annunciato di fare ricorso al Tar per contrastare gli effetti della diminuzione dei trasferimenti statali ai comuni, i politici locali incominciano a prendere le distanza. “Gli effetti perversi della finanziaria 2007 si fanno sentire pesantemente sui bilanci delle famiglie italiane. All’elevatissima pressione fiscale dello Stato si è aggiunta l’accresciuta rapacità di Comuni e Regioni, che hanno aumentato i tributi locali diretti e indiretti, dall’Ici alle addizionali sull’Irpef e sui consumi di energia elettrica, alla Tarsu, la tassa raccolta rifiuti”. Ad affermarlo è il Presidente cittadino dell’UDC, Carlo D’Andrea che prosegue – “Costano di più, inoltre, anche i servizi anagrafici. Nel 2007 l’aumento medio delle addizionali comunali è stato del 33 per cento, quello della tassa rifiuti è stato del 15 per cento. Tenuto conto che alcune amministrazioni locali non hanno ritoccato al rialzo le diverse voci, l’aumento medio delle varie voci è stato, spalmato su tutto il territorio nazionale, dell’8,5 per cento, equivalente a un maggiore esborso di 439 euro a testa, bambini ed anziani compresi. Questa impennata della pressione fiscale locale” – ha aggiunto – “è stato l’effetto diretto della finanziaria 2007. Il governo ha ridotto gli stanziamenti dallo Stato agli enti locali, in compenso ha ridato a questi ultimi la libertà di torchiare i cittadini. I Comuni si difendono dall’accusa di spremere troppo i cittadini affermando che in realtà il governo Prodi ha esordito tagliando le risorse destinate agli enti locali del 10 per cento, sicché questi si sono trovati nella necessità di compensare le minori entrate per poter continuare ad erogare servizi sempre più costosi. La polemica” – sottolinea D’Andrea – “interessa poco gli italiani, specie i meno abbienti, che però avvertono crescenti difficoltà per fare quadrare i bilanci. Sono ormai troppe le famiglie che alla fine della terza settimana di ogni mese, per tirare avanti, devono ricorrere al credito o intaccare i magri risparmi accantonati per le emergenze”. Per il 2008 ci aspettano ancora altri salassi, come l’aumento di luce, gas, energia elettrica, tariffa di igiene ambientale, il costo dei trasporti, della benzina, degli alimentari (pane e latte in testa) e per completare il quadro, per comprendere quanto sia diventato duro per tantissimi italiani tirare avanti, va ricordato che fra il 1998 e il 2006 il costo dell’acqua è aumentato del 4,1 per cento, più dell’inflazione media che è stata del 2,3 per cento, e nel 2008 aumenterà ancora.

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