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Dibattito sul dissociatore molecolare

Sant'Anastasia - La raccolta differenziata rimane un punto fermo, cercare soluzioni alternative per i rifiuti indifferenziati è un impegno dell’Amministrazione Pone. E’ in sintesi quanto emerso dall’incontro di ieri sera, tenutosi in una sala...

La raccolta differenziata rimane un punto fermo, cercare soluzioni alternative per i rifiuti indifferenziati è un impegno dell’Amministrazione Pone. E’ in sintesi quanto emerso dall’incontro di ieri sera, tenutosi in una sala consiliare gremita, per illustrare ai cittadini le reali possibilità applicative degli impianti di “dissociazione molecolare”. Il vivace dibattito ha messo in luce vari aspetti: la crisi campana, i costi per lo smaltimento dei rifiuti, l’emergenza attuale, la necessità di continuare a differenziare i rifiuti.
Il dott. Ambrosio, dell’ENERGO – ditta che realizza l’impianto - ha spiegato i vantaggi del dissociatore e la possibilità di sfruttare l’energia derivata. Una via già sperimentata con successo in Islanda e negli Stati Uniti, che sarà sperimentata nel Beneventano. Oltre alla previsione di un sito di stoccaggio per le ceneri inertizzate prodotte dal nuovo sistema, non vi sono – secondo l’Energo - ostacoli ambientali e, a differenza delle discariche, dei termovalorizzatori e dei rigassificatori, non c’è produzione di diossine e trasporto di polveri insieme ai fumi. L’impianto consuma di meno perché lavora a 400 gradi, una temperatura inferiore di oltre due terzi a quella con cui i rifiuti sono trattati negli inceneritori. Oltre al gas, si può sfruttare l’idrogeno ottenuto dalla dissociazione molecolare anche, ad es., per la mobilità sostenibile.
Eventuali allarmismi – secondo l’Energo - sono gratuiti e non consentono di comprendere il positivo di impianti nei quali c’è un controllo tecnologicamente avanzato e continuo della valorizzazione ai fini energetici delle medesime sostanze che si sviluppano quando vengono date spontaneamente alle fiamme le stoppie e i sacchi di concimi abbandonati.
Chiarito che l’impianto dissocia sia l’indifferenziato che il differenziato le domande più insistenti sono state: perché dissociare l’umido e non puntare ad aumentarne la raccolta per trasformarlo in compost? Vi è la consapevolezza nei cittadini di dover differenziare i rifiuti per risolvere parte del problema?
“Differenziare i rifiuti rimane un punto fermo. Dobbiamo sicuramente puntare oggi e per gli anni a venire su questo sistema, perché, sono convinto – ha affermato il sindaco, Carmine Pone – che i cittadini sono collaborativi, tanto che, anche in presenza dell’attuale emergenza, continuano a separare in casa i rifiuti. Dire no all’A.T.O., (Ambito Territoriale Ottimale), per non far pagare ai cittadini le inefficienze della gestione dei rifiuti in Campania è stata una scelta ben precisa. Puntare a tenere sotto controllo la differenziata di aziende e negozi è stata un’ulteriore scelta mirata. Siamo consapevoli dell’emergenza rifiuti, ma non vogliamo subirla rimanendo inerti. Per questo cerchiamo e continueremo a cercare proposte risolutive e lo faremo confrontandoci con i cittadini. Servirsi di tecnologie avanzate che prospettano la distruzione dell’indifferenziata con scarsissime conseguenze ambientali può essere una via, ma sono aperto a tutte le soluzioni. Non è possibile fermarsi e farsi soffocare dal problema rifiuti e dall’emergenza. Non ci sto. Anche per dare una speranza a tutti i cittadini anastasiani che sono da lodare e incoraggiare nel continuare a differenziare i rifiuti”.

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