rotate-mobile
Politica

Secondo incontro della Scuola di Politica

Afragola - Il secondo incontro della Scuola di Politica promossa dalla Commissione ‘Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato’ (JPV) si è tenuta giovedì 15 novembre ed il relatore è stato il Prof. Monticone, docente dell’Università La Sapienza di...

Il secondo incontro della Scuola di Politica promossa dalla Commissione ‘Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato’ (JPV) si è tenuta giovedì 15 novembre ed il relatore è stato il Prof. Monticone, docente dell’Università La Sapienza di Roma, già Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica. Il tema è stato: Valori cristiani e Carta Costituzionale. Il relatore sin dalle prime battute ha sottolineato che i valori cristiani che riguardano l’uomo sono valori di laicità e per questo fanno parte del patrimonio culturale e politico italiano. L’alternativa dei cattolici allo stato liberale si è esaurita nel secondo dopoguerra; quando è stata superata la loro attenzione alla società ma non allo Stato. Ciò è venuto grazie alla maturazione scaturita dalle difficoltà affrontate durante il fascismo e poi per l’azione congiunta della Resistenza, che ha visto i cattolici costruttori responsabili della libertà assieme alle altre componenti della realtà italiana.Con l’avvento della Repubblica è nata una nuova realtà sociale ed i cattolici hanno stipulato il patto di cittadinanza con tutti, realizzando così una forma di laicità e di democrazia. Nonostante all’epoca ci fossero diversità ideologiche e politiche che portavano pure allo scontro si pervenne al patto in quanto le radici culturali e civili erano fortemente intrise di valori cristiani etici. Il Prof. Monticone ha rilevato che tale aspetto pattuizio si è perduto nella coscienza cattolica, perchè i cattolici hanno il dovere di rispettare tutta la Carta Costituzionale, non solo per gli articoli loro più congeniali. I primi 11 articoli affermano il pluralismo comunitario d’ispirazione cristiana, come la libertà religiosa, l’autonomia della Chiesa, i diritti inviolabili dell’uomo; i cristiani hanno però il dovere di affermare anche quei diritti che non sono ancora pienamente realizzati, come il lavoro, la convivenza delle minoranze, il rispetto per lo straniero. Il relatore ha citato ancora articoli della Costituzione da cui emergono valori cristiani e laici nello spesso tempo: l’uguaglianza sociale, le pari opportunità, le libertà sindacali.La Carta Costituzionale ha ormai sessant’anni; ci sono stati forti cambiamenti socio-culturali e l’applicazione di essa in certi settori continua ad essere lenta. Attualmente sono tramontate le ideologie e le culture politiche alla base della convergenza pattuizia; la cristianità ha subito la secolarizzazione, e non c’è più l’humus che consentiva il confronto tra le persone. Non esiste più il partito di maggioranza cattolica, che era uno degli strumenti per realizzare la convergenza pattuizia. Il Prof. Monticone si è interrogato sulle prospettive per l’oggi circa il rapporto tra cristianità e Costituzione. Egli ha rilevato che nella Chiesa sta crescendo la coscienza dell’impegno civile, per cui occorre portare avanti una catechesi sulla cittadinanza. La dispersione attuale dei cattolici in politica può portare all’integralismo, cioè all’affermazione esclusivista dei valori cattolici, ed è questo un grosso pericolo da evitare. Il relatore ha concluso affermando che i cattolici devono fare comunitariamente un autoanalisi critica sulle manchevolezze nei riguardi della Costituzione per tentare percorsi nuovi.Gli interventi hanno evidenziato che è necessario approfondire il tema della laicità della Costituzione come pure il personalismo comunitario, la cittadianza e l’identità cristiana; ci si è interrogati su come è possibile oggi costruire un nuovo patto costituzionale assumendo come criterio metodologico la distinzione della Pacem in Terris tra l’errore e l’errante. Da parte di qualcuno è stata sollevata la questione dell’invadenza della Chiesa nella realtà politica italiana; qualche altro ha rilevato che per superare l’attuale scontro del falso bipolarismo sarebbe forse auspicabile la rinascita di un partito dei cattolici.Il Prof. Monticone in merito agli interventi ha fatto varie puntualizzazioni. L’identità cristiana è una realtà progressiva che non si realizza mai in pienezza e per definirla bisogna usare il metodo deduttivo, partendo cioè dalla realtà concreta. I valori cristiani alla base dell’umanesimo vanno difesi ma non imposti, per cui occorre un’opera di mediazione; bisogna prendere posizione contro le laicizzazioni ma senza cadere nell’integralismo. Per ricostruire oggi il clima culturale bisogna tener presente che ci sono grandi aspirazioni ma sono frammentate; bisogna gettare dei semi a cominciare dalle piccole cose, come fanno alcune onlus, come fa il volontariato, che però a volte si ripiega su se stesso perché non trova sbocchi. Il dialogo si fa tra persone, tra cittadini consapevoli, raccogliendo elementi profetici, ad esempio come ha fatto Giorgo La Pira. L’intervento della Chiesa, ha derro ancora il Prof Monticone, su valori etici che sono universali è legittimo; la Chiesa si riferisce direttamente alle autorià civili per difendere i propri diritti, prendendo atto della fine dell’unità dei cattolici in politica. Il relatore ha sottolineato che ormai la Democrazia Cristiana ha svolto il suo compito, ma i cattolici democratici in futuro potrebbero convergere in una forza politica autonoma, contribuendo al superamento del bipolarismo apparente che è fortemente deleterio. Il Prof. Monticone ha concluso le sue puntualizzazioni agli interventi sottolinenando di essere consapevole di aver fatto una scelta di minoranza e che intende proseguire la sua strada perché crede nella validità di essa.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Secondo incontro della Scuola di Politica

CasertaNews è in caricamento