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Seduta del consiglio regionale della Campania

Napoli - Dopo il Question Time, il Consiglio regionale della Campania, presieduto da Sandra Lonardo, ha ripreso i lavori consiliari sul nuovo Statuto della Regione Campania, giunti all’esame dell’art. 9, in materia di obiettivi della Regione...

Dopo il Question Time, il Consiglio regionale della Campania, presieduto da Sandra Lonardo, ha ripreso i lavori consiliari sul nuovo Statuto della Regione Campania, giunti all’esame dell’art. 9, in materia di obiettivi della Regione Campania, tra cui, il tema del riconoscimento delle unioni familiari contro il quale, nell’ultima seduta consiliare, hanno votato i Consiglieri del centrodestra insieme con quelli del gruppo dei Popolari Udeur, mentre il resto della maggioranza di centrosinistra ha votato a favore. “Preoccupato e deluso dell’andamento dei lavori sullo Statuto” – si è detto il Consigliere dei Ds, Michele Caiazzo. “Vorrei sapere se c’è una reale volontà di portare avanti i lavori consiliari sullo Statuto perché, su un testo di 73 articoli, siamo appena all’art. 9 e si rischia di non avere più il tempo utile per approvare lo Statuto. Inoltre, tutte le attività delle Commissione e del Consiglio hanno subito un grave rallentamento negli ultimi mesi, producendo un basso tasso di produttività legislativa. Quindi, credo che sia assolutamente sbagliato non aver previsto sedute a oltranza sullo Statuto” – ha aggiunto Caiazzo, che ha chiesto la convocazione ad oltranza del Consiglio sullo Statuto.Il Presidente della Commissione Statuto Salvatore Gagliano (An) si è detto d’accordo con Caiazzo e disponibile a sedute consiliari a oltranza sullo Statuto “perché, anche oggi, l’assenza della maggioranza e le continue richieste di rinvio non hanno consentito di andare avanti nei lavori. Da parte nostra c’è la totale disponibilità ad andare avanti nei lavori, come già dimostrato in Commissione, per approvare lo Statuto”. Il capogruppo dell’Udc Pasquale Marrazzo ha replicato a Caiazzo, affermando che “le sedute consiliari sullo Statuto si trascinano stancamente solo a causa dell’atteggiamento della maggioranza. Eventuali sedute ad oltranza non risolverebbero il problema di una maggioranza che non ha alcuna volontà di approvare lo Statuto. Infatti, il centrosinistra può contare su 42 consiglieri e, quindi, deve assumersi la sua ampia responsabilità”. Il capogruppo dei Ds Antonio Amato ha aggiunto che “certamente lo Statuto va approvato in tempi stretti. Credo che, da subito, dobbiamo andare avanti con i lavori, accantonando l’art. 9 e, nel contempo, propongo che la Conferenza dei Capigruppo proceda alla calendarizzazione di una serie di sedute, più lunghe, per lo Statuto”. Il consigliere dei Ds Pietro Ciarlo ha sottolineato che “lo Statuto è una priorità del Consiglio regionale, quindi i lavori consiliari ad esso dedicati devono essere adeguati. Sullo Statuto – ha aggiunto Ciarlo – non c’è una reale volontà di andare avanti, infatti, si coglie ogni occasione per procrastinare. Capisco le logiche politiche – ha sottolineato Ciarlo – ma lo Statuto non può diventarne vittima. Quindi, da oggi, devono essere programmate almeno due sedute consiliari per lo Statuto ed una da dedicare all’attività ordinaria che servano anche a fugare ogni dubbio di tipo politico sulla reale volontà di approvare lo Statuto”. Nel dirsi contrario alla proposta-Amato, il capogruppo di Alleanza Nazionale Francesco D’Ercole ha sottolineato che “stiamo approvando lo Statuto della Regione Campania, non una legge ordinaria, una norma che deve riguardare tutti e che impone una continuità logica,che non ammette la proceduta per salti. Infatti, ciò che si delibera adesso, determina anche la posizione dei partiti sul resto dei lavori. Se la maggioranza intendesse portare avanti la proposta Amato – ha sottolineato D’Ercole – annuncio fin da ora che chiederemo il voto per appello nominale” e, dunque, la verifica del numero legale.Il capogruppo della Margherita Mario Sena ha evidenziato che “quando un’Assemblea elettiva incontra difficoltà, evidentemente ci sono problemi politici. Infatti, non si sarebbe alcuna difficoltà ad andare avanti sullo Statuto, se non ci fossero questi problemi di tipo politico. Infatti – ha spiegato Sena – lo Statuto si è fermato sull’esame dell’art. 9, in particolare sul tema delle unioni familiari, rispetto al quale le forze politiche hanno opinioni diverse. Ribadisco che sullo Statuto debba esserci il superamento di tutti gli steccati ideologici” – ha sottolineato Sena, secondo il quale “si deve andare avanti con i lavori consiliari, definendo il calendario dei lavori per lo Statuto e per il Bilancio e prevedendo due sedute già giovedì e venerdì prossimi”.Per il capogruppo di Prc Vito Nocera “queste discussioni dovrebbero avvenire in sedi di carattere politico e non in Consiglio, dove si dovrebbe lavorare solo sui provvedimenti legislativi”. Anche per Nocera “si sta registrando, infatti, un rallentamento delle attività legislative, che risultano condizionate da problematiche politiche. Resta il tema che noi dobbiamo lavorare almeno fino alla fine dell’anno su due canali paralleli: le sessioni di Bilancio, lo Statuto e le sedute ordinarie per mettere mano ad alcuni provvedimenti legislativi che attualmente abbiamo congelato”. Nocera ha, dunque, sollecitato tutte le forze politiche “a dare uno slancio propositivo ai lavori del Consiglio”.Il capogruppo dei Popolari Udeur Fernando Errico ha sottolineato che “in quest’Aula ogni consigliere regionale è portatore delle istanze dei cittadini: per questo riteniamo che, al di là della appartenenza, ciascun consigliere debba dare il suo apporto ai lavori consiliari particolarmente se essi riguardano una legge fondamentale, quale è lo Statuto, nel quale tutti i consiglieri devono poter esprimere le proprie posizioni”. Quindi – ha concluso Errico – “l’Udeur è contrario alle sedute ad oltranza perché è necessaria calma e chiarezza nei lavori statutari. Per questo vogliamo lavorare al nostro meglio, attraverso una chiara calendarizzazione dei lavori, per approvare lo Statuto, ma nessuno pensi di poter blindare lo Statuto, perché esso è la carta costituzionale della Regione Campania, dunque, appartiene ai cittadini e non alle singole forze politiche”. Infine, il consigliere Enzo Rivellini (An) che ha invitato la maggioranza “a chiarire all’opinione pubblica se vuole realmente approvare lo Statuto, tenuto conto che essa può contare su 42 consiglieri. E’ evidente che il centrosinistra è in crisi – ha sottolineato Rivellini – come è emerso dal voto sulle unioni familiari. Alla luce di tutto ciò, eventuali sedute ad oltranza o calendarizzate sarebbero inutili, perché i problemi politici permangono e non consentono di andare avanti nei lavori. L’opposizione non consentirà alla maggioranza di fare questo gioco tutto a discapito dei cittadini – ha concluso Rivellini – e non garantirà il numero legale nelle Commissioni e in Consiglio, imponendo al centrosinistra di farsi carico delle sue responsabilità”. Il Presidente Lonardo ha, dunque, convocato la Conferenza dei Capigruppo e ha sospeso la seduta.

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