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Sabato, 27 Aprile 2024
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Debito Acsa, incontro tra sindaco Zitiello e Prefettura

San Marco Evangelista - Il prossimo 19 novembre si terrà presso la Prefettura di Caserta un nuovo e, forse, decisivo incontro fra l’amministrazione comunale di San Marco Evangelista ed il Consorzio Acsa Ce3 al fine di addivenire ad un accordo...

Il prossimo 19 novembre si terrà presso la Prefettura di Caserta un nuovo e, forse, decisivo incontro fra l’amministrazione comunale di San Marco Evangelista ed il Consorzio Acsa Ce3 al fine di addivenire ad un accordo definitivo circa i crediti che l’Acsa vanta nei confronti dell’ente di via Foresta. Il debito del Comune ammonta a circa due milioni di euro, che, una volta incamerati dal consorzio, potrebbero in parte risollevare le disastrate casse dell’Acsa. Nell’ultima riunione tenutasi in Prefettura alcuni giorni orsono alla presenza della dottoressa Savina Macchiarella, delegata dal Prefetto Maria Elena Stasi al recupero crediti, del vice direttore dell’Acsa dottor Antonio Scialdone, dell’avvocato Fiorillo e del sindaco di San Marco, dottor Vincenzo Zitiello, non si è raggiunto alcun accordo. Da una parte l’Acsa chiede il rispetto del precedente accordo che non è stato mantenuto. Il precedente accordo prevedeva il versamento di un sostanzioso acconto pari a 250.000 euro e la restante parte con rate mensili di 36.000 euro. L’amministrazione comunale di San Marco, invece, contesta all’Acsa di non aver mai provveduto a fornire un servizio di raccolta adeguato a quanto previsto nel contratto che il dottor Zitiello ha ereditato dalla passata giunta di centrosinistra guidata dall’allora sindaco Michele di Maio. Il dottor Zitiello vuole scindere il contratto ed affidarsi cos’ all’Unione dei Comuni “Calatia” di cui fa parte, anche se, proprio in virtù del contratto con l’Acsa, non ha mai potuto dare il via alla raccolta tramite l’azienda che ha vinto l’appalto con Calatia, la Jacta – Jacorossi. La vicenda è alquanto spinosa e, difficilmente, si potrà avere una separazione consensuale. L’Acsa non può fare a meno dei crediti che vanta, mentre Zitiello non vuole pagare a causa del disservizio prodotto dal consorzio specialmente per quanto riguarda la zona industriale del paese. Gli industriali, infatti, non pagano le bollette della Tarsu proprio per il cattivo servizio reso. Dal 1° gennaio del 2008 la Tarsu potrebbe aumentare notevolmente, forse anche di quattro volte il valore attuale.

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