rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Prosegue iter per il nuovo Statuto regionale

Napoli - Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Sandra Lonardo, ha proseguito l’esame del nuovo Statuto regionale.In particolare, a proposito dell’art. 9 della proposta di legge statutaria in materia di “Obiettivi” della Regione...

Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Sandra Lonardo, ha proseguito l’esame del nuovo Statuto regionale.
In particolare, a proposito dell’art. 9 della proposta di legge statutaria in materia di “Obiettivi” della Regione Campania, l’Assemblea ha discusso, esaminando diversi emendamenti di maggioranza e opposizione, di alcuni temi fondamentali, “come il diritto alla vita – hanno sottolineato il consigliere di An Pietro Diodato e il Capogruppo di An Francesco D’Ercole –, un valore irrinunciabile che non può non essere contemplato dallo Statuto regionale, che deve esprimere il comune sentire della comunità campana, e sul quale va trovata la giusta sintesi tra tutte le forze politiche”.
“E’ un emendamento ridondante – ha replicato il consigliere di Prc Gerardo Rosania – rispetto ai contenuti dell’art. 9, che esprime la contrarietà alla pena di morte e la tutela della sicurezza. Quindi, questo emendamento andrebbe a ribadire concetti già espressi e a ridurre la portata della stessa norma, affermando questioni meramente ideologiche”.
“In questo testo statutario ci sono già molti contenuti ridondanti – ha, a sua volta, replicato il Capogruppo della Margherita, Mario Sena, secondo il quale “le questioni di principio, a prescindere dai poteri effettivi della Regione, sono state ritenute importanti da tutte le forze politiche, per cui si ripetono le affermazioni ridondanti sui principi fondamentali della Regione. Questi temi – ha evidenziato Sena – devono essere affrontati spogliandoci dagli ideologismi, con senso di responsabilità, senza barricarci sulle posizioni di parte”. Quindi, Sena ha proposto una sospensione di cinque minuti per consentire alle forze politiche di dirimere le questioni, una pausa al termine della quale l’emendamento-Diodato è stato riformulato nel senso che si introduce tra gli obiettivi di cui all’art. 9 “la tutela della vita umana nel rispetto delle leggi dello Stato”. Il consigliere Enzo Rivellini (An) si è detto contrario “ad una forma di mediazione che svilisce il senso dell’emendamento di An per la difesa della vita, così come proposto da Diodato”, ma il capogruppo del suo partito D’Ercole ha sottolineato che “è necessario optare per la mediazione raggiunta perché, in questo modo, la tutela della vita e i valori di cui facciamo portatori si inseriscono nel testo dello Statuto”.A dirsi contrario anche il capogruppo dell’Udc Pasquale Marrazzo, che ha proposto una ulteriore riformulazione dell’emendamento secondo cui la Regione promuove ogni utile iniziativa per favorire la tutela del principio secondo cui il patrimonio genetico è bene indisponibile e della tutela della vita; una proposta che il Consiglio ha approvato a maggioranza, con il voto contrario del consigliere Enzo Rivellini (An) e del consigliere Luigi Anzalone (Margherita).
Nel corso dei lavori, il Consiglio ha affrontato anche il tema del riconoscimento della famiglia e delle unioni familiari, altro tema dibattuto dello Statuto. An e Udc, con i propri emendamenti, hanno proposto l’abolizione del riconoscimento delle cosiddette unioni di fatto; “anche questo tema va affrontato con equilibrio, perché esso è molto dibattuto e c’è anche una forte strumentalizzazione mediatica – ha sottolineato Marrazzo –. Per evitare ciò, dobbiamo attenerci alle norme transitorie e finali di cui all’art. 74 del testo statuario, secondo cui lo Statuto si armonizza con la Costituzione e, in questo caso, con gli artt. 29 e 30, ovvero il riconoscimento della famiglia fondata sul matrimonio”. Il consigliere Pietro Ciarlo (Ds) ha affermato che “l’art. 74 non è mai stato approvato dalla Commissione Statuto, essendo questo uno degli articoli rinviati direttamente all’esame dell’Aula, e, per mero errore materiale, è stato sottoposto all’Assemblea”. A questo punto, il Presidente Lonardo ha dato lettura di una lettera del Presidente della Commissione Statuto Salvatore Gagliano, inoltrata a tutti i Consiglieri, con la quale ha evidenziato che la bozza di Statuto trasmessa al Consiglio contiene anche norme che non sono state approvate dalla Commissione, tra cui gli artt. 74 e 75.
Il consigliere Questore Fulvio Martusciello ha sottolineato che “il riferimento alle unioni familiari è incostituzionale e ha chiesto alla Presidenza di dirimere l’eccezione di incostituzionalità in via prioritaria, a norma regolamentare”. Martusciello ha evidenziato, inoltre, che “l’iter di approvazione dello Statuto è garantito, oltre che dalle parti politiche che vi partecipano, dalle responsabilità amministrative che competono al dirigente della struttura amministrativa preposta”. Per l’esponente di Forza Italia, dunque, “se fosse emerso un lavoro incompleto da parte della Commissione, questa avrebbe dovuto essere convocata di urgenza per concludere il lavoro e portarlo all’esame dell’Assemblea”. “Il riferimento alle unioni familiari è incostituzionale – ha sottolineato Martusciello – che ha chiesto la convocazione della Giunta per il Regolamento per decidere come procedere nei lavori, anche con l’eventuale ritorno in Commissione”.
Il capogruppo dell’Udc Pasquale Marrazzo ha ricordato di aver partecipato ai lavori della Commissione Statuto e al voto finale sullo Statuto “al quale – ha sottolineato – hanno partecipato tutte le forze politiche”. Sull’ordine dei lavori sono intervenuti il Presidente della Commissione sanità, Angelo Giusto (Sd): “il 12 settembre ho ricevuto una lettera del Presidente della Commissione Statuto Gagliano nella quale mi veniva comunicato che la proposta di Statuto si ferma all’art. 73. Quindi, credo che sia opportuno fermarci su questa discussione e andare avanti con l’esame dell’art. 9 votando ciascuno secondo i propri convincimenti”. Il consigliere Martusciello ha spiegato, invece, che la richiesta di ritorno in Commissione non ha valore ostruzionistico ma tende ad approvare uno Statuto che sia conforme alla Costituzione”. A questo proposito, Martusciello ha ricordato che nel febbraio del 2005 il Consiglio regionale ha approvato una legge che estende il beneficio della reversibilità del vitalizio dei consiglieri ai conviventi more uxorio, una legge che non ha trovato applicazione perché incostituzionale”. Per questo l’esponente di Forza Italia ha sollevato una questione di incostituzionalità e ha invitato la Presidenza a dirimerla. Anche il capogruppo D’Ercole ha chiesto un approfondimento sulla pregiudiziale di costituzionalità e, quindi, la sospensione dei lavori, proposta accolta dal Presidente Lonardo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prosegue iter per il nuovo Statuto regionale

CasertaNews è in caricamento