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Roseto (Prc) su commissione d'accesso

Orta di Atella - "Le difficoltà di oggi risalgono ad un passato decennale, di un paese ormai reso invivibile sul piano sociale e pessimo per la qualità della vita, cioè da quando si scelse di gestire attraverso l’approvazione di un PRG un’idea...

"Le difficoltà di oggi risalgono ad un passato decennale, di un paese ormai reso invivibile sul piano sociale e pessimo per la qualità della vita, cioè da quando si scelse di gestire attraverso l’approvazione di un PRG un’idea di sviluppo del territorio che andava a premiare affari e speculazioni. Esso non prevedeva alcuna unità abitativa di tipo popolare residenziale, nessuna idea di spazi minimi di verde attrezzato o di servizi provocando l’uscita di rifondazione dalla maggioranza. Era l’anno 1995.
E’ stato così naturale, trovarsi dopo un decennio, un paese in cui immensi blocchi di cemento si intrecciano uno sull’altro; dove dai balconi di decine di abitazioni si sfiorano i cavi dell’alta tensione della rete ENEL; dove talune strade sembrano mulattiere, dove i parcheggi e i marciapiedi sono inesistenti compresi i servizi a rete. Spuntano oggi, centinaia di costruzioni per uso commerciale con intendo di venderle per civili abitazioni ( vedi i primi sequestri da parte dei carabinieri) Scelte politiche fallimentari che hanno diviso Orta in due blocchi: un paese nuovo di tipo dormitorio e il paese storico in cui la zona centrale della piazza completamente svuotato delle attività commerciali e sociali , abbandonato al degrado più assoluto e deturpato nel centro storico. Scelte che hanno prodotto il benessere di pochi, (affaristi e speculatori) e l’arretramento economico e sociale dell’intera collettività.
L’unica edilizia di tipo popolare sono stati otto appartamenti degli IACP, non assegnati per sette anni e oggi occupati dai senzatetto. Questo è il paese in cui sono stati trasferiti dal Ministero delle politiche sociali 36 milioni di euro per indigenti, (RMI) dove bisogna ancora capire le disponibilità dei residui pari a 4.500.000 euro. E’ il paese che ha incassato milioni di euro per gli oneri di urbanizzazione, una tassa rifiuti pari a 4,20 euro per mt quadro, e ad oggi non si è dato capire l’ammontare reale dell’indebitamento. La gestione ordinaria degli ultimi bilanci, ( nonostante il tentativo di fare cassa con migliaia di multe attraverso autovelox non regolamentari) non è in grado di gestire nemmeno le buche nelle strade o ridare luce in via de Gasperi tagliando i rami di alberi che coprono l’intera illuminazione rendendo una strada principale già alle sette di sera completamente buia e pericolosa per la sicurezza dei cittadini.
Sono state gestite scelte in tutti i settori amministrativi in senso autoritario dalle maggioranze Brancaccio Del Prete, forti di un consenso pari al 92% nel 2001 e al 70% nel 2006, consenso marcato di tipo clientelare più che di convinzione politica. Per questo crediamo era inevitabile e prevedibile la commissione di accesso. L’unica soluzione politica era e restano le dimissioni dell’attuale maggioranza per rimettere il mandato di scelta ai cittadini".

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