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Approvato il DDL sugli incentivi alle Imprese regionali

Napoli - E’ stato approvato nella seduta del 30 ottobre il disegno di legge regionale, con i relativi regolamenti attuativi, per gli incentivi alle imprese nell’ambito del Piano d’ Azione per lo Sviluppo Economico Regionale (cd. PASER). Al...

E’ stato approvato nella seduta del 30 ottobre il disegno di legge regionale, con i relativi regolamenti attuativi, per gli incentivi alle imprese nell’ambito del Piano d’ Azione per lo Sviluppo Economico Regionale (cd. PASER). Al consigliere Mario Ascierto Della Ratta, il gruppo di Alleanza Nazionale ha affidato il compito di relazionare in Aula sul disegno di legge in discussione ed evidenziarne così le criticità e debolezze accendondo la luce, al contempo, su alcuni aspetti particolari dell’architettura normativa. “Le principali difficoltà delle piccole e medie imprese campane – ha dichiarato in aula il consigliere Mario Ascierto Della Ratta - sono determinate dalla presenza di strutture produttive eccessivamente frammentate, dalla scarsa utilizzazione delle capacità produttive e finanziarie. Così come, occorre denunciare una bassa propensione all’associazionismo e alla cooperazione. Inoltre, da non trascurare anche l’ insufficiente abilità a valorizzare e distribuire sui mercati extra-regionali i prodotti tipici e di pregio. Infine, non si dimentichi lo scarso dinamismo ed il basso ricambio generazionale sia della manodopera qualificata e sia del managment imprenditoriale.Tutti questi elementi di criticità, poi, a mio avviso sono presenti nel comparto artigianale, un settore che potrebbe determinare un serio rilancio del sistema economico regionale a condizione di liberarlo di alcune zavorre strutturali”. La terapia d’urto prevista dal PASER per le piccole imprese e per quelle artigiane, prevede una serie di strumenti volti a favorire la crescita delle dimensioni aziendali anche attraverso la promozione a sostegno alle forme di associazionismo e di cooperazione, lo sviluppo della capacità di valorizzare sui mercati nazionali ed internazionali i nostri prodotti tipici e di pregio, il raccordo tra i diversi stadi delle filiere produttive. Altro aspetto, importante, inoltre, riguarda la diffusione dei processi di innovazione anche in campo gestionale e organizzativo. Lamentiamo spesso – ha precisato Ascierto nel corso del suo intervento - come anche nel mondo delle piccole e medie imprese ed in quelle artigiane, manchi o scarseggi un management formato ed in grado di rispondere alle sfide del mercato globale, quindi dovremmo favorire con questi strumenti l’incentivazione alla formazione, così come, con strumento ad hoc, quale l’apprendistato, è possibile stimolare un ricambio generazionale, in quanto non possiamo consentire che il know how del singolo artigiano scompaia con il pensionamento dello stesso. In commissione abbiamo dibattuto e trovato una soluzione che ci ha consentito di recuperare anche per le future azioni del Paser la formula dell’apprendistato che ha rappresentato da tempo il mezzo fondamentale per il trasferimento di conoscenza tra vecchie e nuove generazioni di lavoratori. È importante inoltre, riuscire a creare nuove aree di insediamento più vicine ai territori a vocazione e la linea d’azione 2 del PASER è orientata strategicamente a promuovere il rinnovamento complessivo del sistema regionale delle localizzazioni produttive, quindi a ripensare il sistema delle filiere, dei distretti, della promozione di insediamenti produttivi integrati, quali ad esempio quello delle “città della produzione”. Non più grandi centri commerciali ma insediamenti artigianali legati al territorio di origine delle attività. Parliamo di centri commerciali aperti, come oggi vengono definiti, che riescono a coniuare su scala operativa l’autosostenibilità del progetto con le partnership private e pubbliche. Similmente – ha sottolineato tra l’altro Ascierto - la produzione artigiana tipica e di qualità può offrire un contributo strategico alle azioni di rivitalizzazione, valorizzazione e sviluppo dei centri urbani regionali grandi e minori, con una duplice valenza storico – culturale e artistica. Altro punto sul quale si è soffermato il consigliere Mario Ascierto Della Ratta, prima di concludere il suo intervento in veste di relatore, ripreso poi anche dal capogruppo di AN in Consiglio Regionale Franco D’Ercole, è quello della procedura a sportello. “E’ una procedura che implicitamente contraddice le finalità della programmazione, perché la procedura a sportello non garantisce che i progetti presentati cronologicamente prima degli altri siano coerenti con una programmazione effettiva e da questo punto di vista, forse, avrei preferito che tutte le procedure fossero procedure a graduatoria, atteso che, poi, nel regolamento è previsto anche l’utilizzo di banche. Vorrei anche sottolineare che preferirei, almeno come gruppo di alleanza nazionale, che fossero delle banche a fare questa graduatoria e non certo società regionali precostituite allo scopo”.

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