An: 'Solidariet agli operatori commerciali'

A margine della serrata di protesta organizzata dall’Assoesercenti di Marcianise per il mancato rispetto degli accordi da parte del Centro Commerciale “Campania”, la sezione di ALLEANZA NAZIONALE esprime la propria solidarietà agli operatori commerciali della città.
Alleanza Nazionale punta il dito, quindi, contro la facilità con cui, allo stato, sono state concesse tante e tali autorizzazioni, in tutta la Regione Campania, in favore di Ipermercati e Centri Commerciali, che stanno letteralmente stritolando il piccolo commercio.
“Un piano di sviluppo delle attività commerciali deve puntare a un equilibrio credibile e dunque stabile tra la piccola e grande distribuzione – afferma il Consigliere Comunale di AN Angelo BIZZARRO – .
La tutela della piccola impresa parte, innanzitutto, valorizzando le strade e le piazze commerciali della città. Esse possono diventare dei veri e propri "centri commerciali all'aperto", con servizi aggiuntivi e iniziative promozionali integrate che rilancino il commercio al dettaglio”.
Perché ciò avvenga, tuttavia, ALLEANZA NAZIONALE ritiene necessario spostare l’asse di interesse dell’Amministrazione Comunale verso il centro della città, piuttosto che nella zona industriale, dove, negli ultimi anni, per una ragione o per l’altra, si è concentrato.
Il commercio al dettaglio a Marcianise, pertanto, può essere rivitalizzato solo attraverso una seria politica di incentivi alle piccole imprese, di semplificazione burocratica e di sostegno.
Ovviamente rimane preliminare risolvere, in città, i problemi legati alla sicurezza dei negozianti, come dei clienti e questo può essere fatto solo incrementando il numero di vigili urbani, installando sistemi di videosorveglianza nelle zona da dedicare allo shopping, lottando seriamente contro l’abusivismo e la contraffazione.
“Bisogna sgombrare una volta e per tutte il campo – afferma il presidente di AN Antonio BELFIORE - dall’alibi che i grossi Centri Commerciali garantiscano occupazione. In realtà questi basano quasi esclusivamente la propria politica occupazionale su contratti part-time, interinali o a tempo determinato. La buona, sana occupazione, nel settore commerciale, può essere garantita solo da attività gestite da piccole imprese in cui possano essere coinvolte intere famiglie”.