rotate-mobile
Politica

Puc preveder infrastrutture per evacuazione

Sant'Anastasia - Il nuovo P.U.C., che l’amministrazione Pone sta preparando, dovrà prevedere la realizzazione delle infrastrutture necessarie in caso di emergenza ai fini del rischio vulcanico, le attrezzature collettive ancora non realizzate, una...

Il nuovo P.U.C., che l’amministrazione Pone sta preparando, dovrà prevedere la realizzazione delle infrastrutture necessarie in caso di emergenza ai fini del rischio vulcanico, le attrezzature collettive ancora non realizzate, una quota di edilizia a scopo terziario e commerciale e le cosiddette “misure compensative”, rispetto ad una probabile e auspicata riduzione del numero di abitanti. E’ quanto emerge da una nota dell’assessore all’urbanistica, che tende a chiarire alla cittadinanza che la destinazione delle attuali zone C1 dovranno essere oggetto di rimodulazione al fine di raggiungere l’obiettivo di ottenere uno sviluppo del territorio ad indirizzo terziario, industriale e commerciale.“In quest’ultimo periodo si è parlato, a mio avviso in modo improprio, delle “zone C1” e dell’art. 9 delle Norme di Attuazione del vigente P.R.G. del comune di Sant’Anastasia. Un articolo pubblicato su un giornale locale riportava che era possibile l’edificazione in dette zone, seppure a scopo terziario, senza bisogno di attendere la redazione del P.U.C.. È, quindi, doveroso da parte dell’Amministrazione comunale – afferma l’Assessore all’Urbanistica, arch. Giuseppe Petillo - fornire alcuni chiarimenti in merito. Diversamente da quanto ventilato dall’articolo prima citato, la Legge Regionale n° 16 che istituì la “zona rossa”, seppur lacunosa per certi aspetti, in merito alla non edificazione a scopo residenziale certamente non prevede che le volumetrie residenziali possano essere trasformate in volumetrie ad indirizzo terziario. Inoltre, risulta diffide immaginare di poter utilizzare le zone C1, che sono per definizione zone di espansione residenziale, per altri scopi, senza una rivisitazione dello strumento di programmazione urbanistico che dovrà nella sua globalità riequilibrare le aree attualmente previste a scopo residenziale. Infatti la Legge Regionale n° 21 del 2004 prevede l’adeguamento e la revisione, attraverso il P.U.C., del nuovo assetto urbanistico territoriale della città, in conseguenza della imposizione che prevede l’eliminazione della volumetria residenziale non ancora realizzata. Tale precisazione si rende necessaria al fine di non generare improbabili aspettative nei cittadini circa la possibilità di edificazione, seppure con una destinazione terziaria, come accade per le “zone bianche” dell’attuale P.R.G.. In dette zone, infatti, la Legge Regionale permette la realizzazione di opifici in genere che, se successivamente affittati o alienati a scopo residenziale, rendono l’immobile totalmente difforme dalla concessione rilasciata, con tutte le conseguenze di carattere amministrativo e penale. Tutto ciò considerando che la destinazione d’uso di un fabbricato prima o poi verrà inevitabilmente accertata dagli uffici comunali, anche in funzione dell’applicazione delle imposte ai fini ICI e TARSU”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Puc preveder infrastrutture per evacuazione

CasertaNews è in caricamento