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Graduatoria definitiva Patti Formativi Locali

Piedimonte Matese - Sul Bollettino Ufficiale delle Regione Campania, n. 55 del 22 ottobre 2007, è stata pubblicata la graduatoria definitiva relativa ai Patti Formativi Locali. Una grande opportunità di sviluppo locale voluta fortemente...

Sul Bollettino Ufficiale delle Regione Campania, n. 55 del 22 ottobre 2007, è stata pubblicata la graduatoria definitiva relativa ai Patti Formativi Locali. Una grande opportunità di sviluppo locale voluta fortemente dall’Assessore regionale al Lavoro e alla formazione Corrado Gabriele, d’intesa con l’Assessore regionale all’agricoltura e alle attività produttive Andrea Cozzolino. I Patti formativi Locali sono strumenti concepiti per innalzare la qualità dell’offerta formativa e favorire la concentrazione di risorse e azioni su aree territoriali e su filiere produttive, prevenendo la frammentazione e accompagnando le politiche di integrazione e valorizzazione delle risorse locali. Il PFL “Ruralia” è stato una felice intuizione dell’Amministrazione della Comunità Montana del Matese che risulta capofila di un partenariato ampio che comprende: Comunità Montane Monte Maggiore, Monte Santa Croce, Titerno, Taburno, Comune di Roccaromana, Ente Parco Regionale del Matese, di Roccamonfina, del Taburno Camposauro, Consorzio Gal alto casertano, Consorzio per lo sviluppo delle aree interne, Società Montevalli. “Ruralia” risulta tra i primi nove patti finanziati per un finanziamento complessivo di 2.540.730,00 euro. Soddisfazione da parte dei vertici dell’Ente Montano Pasquale Missere e Marco Fusco per il raggiungimento di un obiettivo prestigioso che apre nuovi scenari per nuove opportunità lavorative per tanti giovani dell’alto casertano.
“L’obiettivo del patto- dichiarano all’unisono il presidente del consiglio Marco Fusco e il presidente della giunta Pasquale Missere- è quello di coinvolgere le principali aggregazioni di imprese che operano sul territorio interessato, allo scopo di contribuire allo sviluppo di nuove opportunità occupazionali, alla riqualificazione del capitale umano già in esse operante, anche al fine di supportare i processi di innovazione tecnologica che investono costantemente le imprese, ma, soprattutto, evitare l’emigrazione delle nuove generazioni verso le aree costiere, il centro-nord d’Italia o l’estero attraverso azioni integrate di network territoriali, finalizzate all’occupazione. L’iniziativa intende, infatti, promuovere nuove possibilità occupazionali per giovani e adulti residenti nelle aree territoriali del Patto Ruralia, valorizzandone le vocazioni locali. A queste iniziative si affiancano azioni di “inclusione sociale”, già avviate dai promotori e che sono destinate alle fasce di popolazione in condizioni di svantaggio sociale. Con il patto abbiamo rilevato i fabbisogni formativi delle aree geografiche interessate. Si prevede a regime che il Patto Ruralia, potrà avere, quale conseguenza diretta, l’assunzione di 150 giovani e l’aggiornamento, tramite formazione continua, di 200 unità lavorative già inserite nel tessuto delle aziende del territorio che hanno attivato al loro interno percorsi formativi. La popolazione di riferimento del Patto formativo Ruralia supera di gran lunga il minimo di 80 mila abitanti sancito dalla Regione Campania ed esso rappresenta, il Patto formativo più esteso fra quelli ammessi a finanziamento. Siamo particolarmente fieri di questo risultato- concludono Fusco e Missere- che rappresenta per l’Ente Montano che ci onoriamo di rappresentare, un momento storico. Pensiamo che questa sia la migliore risposta a chi si diverte a lanciare accuse di immobilismo verso una amministrazione che, dati alla mano, sta diventando un punto di riferimento per altri Enti di pari livello, per l’attivazione di strumenti innovativi nel campo della programmazione territoriale agganciata alla formazione e alla introduzione di nuove occasioni di lavoro, senza dimenticare il sociale.”

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