'Giugliano sono io', un progetto per la sicurezza

(Giugliano) "Giugliano sono io. La voglia e il coraggio di cambiare le cose" Un progetto per recuperare il senso di comunità contro la cultura omertosa Il progetto chiama a raccolta la società civile e crea una rete stretta con forze dell'ordine e le cosiddette antenne sociali, scuole, associazioni, sindacati, che hanno dato già vita, tutti insieme con l'Amministrazione comunale, all'Osservatorio comunale su criminalità, camorra e sicurezza urbana. "Ognuno deve fare la propria parte per combattere la criminalità – dice il sindaco Francesco Taglialatela- e le attività delle amministrazioni, oltre a pretendere con forza una maggiore di forze dell'ordine sul territorio, devono essere indirizzate verso lo sviluppo del senso di comunità. Una comunità che deve essere in grado di fare rete e far fronte all'emergenza sapendo di essere soli e isolati". E' stato presentato stamane all'Iise a Palazzo Palumbo, alla presenza delle forze dell'ordine, il Progetto di sicurezza urbana promosso dall'Amministrazione comunale e finanziato dalla Regione Campania, per il quale si è già costituito l'Osservatorio permanente sulla sicurezza urbana, composto anche da forze dell'ordine, delegati di scuole, parrocchie, servizi sociali comunali e associazioni. Oggi sono state illustrate "Giugliano sono io" punta a ribaltare il concetto di sicurezza che diventa un bene che va costruito insieme in un processo al quale partecipano tutti gli attori sociali della vita cittadina. "Bisogna responsabilizzare il cittadino- dice Antonio Donato, Lega Autonomie locali- per costruire un percorso sociale efficace, l'abitudine a delegare, senza esporsi in prima persona rende difficile la ricostituzione del senso di appartenenza". Per registrare cosa pensano i cittadini verranno somministrati anche dei questionari e il risultato del sondaggio servirà ad orientare le scelte. Lo scopo: far crescere la percezione oggettiva della sicurezza, anche stimolando la crescita delle relazioni sociali e chiedendo ai cittadini a farsi parte attiva di questo processo. Quattro le direttrici del progetto: sensibilizzare i cittadini sul tema della sicurezza urbana, educare i giovani al rispetto delle regole, favorire l'integrazione sociale, restituire dignità agli spazi pubblici assediati dal degrado, sensibilizzare i giovani sul tema dell'abuso dell'alcol con l'iniziativa "Non bere, non correre, informati". Nel progetto sono previsti interventi urbanistici in piazza Camposcino, l'attivazione di un sistema di videosorveglianza nelle aree a maggior rischio. Sono coinvolte la parrocchia di San Marco Evangelista nel rione Camposcino, due scuole medie cittadine, La Don Vitale di Lago Patria e la media Impastato di via Bartolo Longo, che ospiteranno i laboratori per un film sulla legalità sotto la direzione dell'Associazione Mitreo Film Festival. "Coinvolgere i ragazzi delle scuole- dice il regista Rino Della Corte- serve ad alimentare un circuito positivo di emozioni che li tiene lontani dall'effimero, dal consumismo sfrenato che spesso li porta a delinquere". Il riscatto sociale di Giugliano parte da Piazza Camposcino, teatro un anno fa di un feroce omicidio, uno spazio che rinascerà grazie ad interventi di riqualificazione mirati e dove la sicurezza verrà garantita anche attraverso l'installazione di videocamere. "La credibilità di un'amministrazione- dice l'assessore Domenico Taglialatela- si misura dalle azioni che riesce a mettere in campo sul tema della sicurezza". Non viene esclusa nessuna parte sociale: l'integrazione di immigrati e residenti emarginati del centro storico, verrà agevolata attraverso le attività di uno sportello creato ad hoc, in collaborazione con l'Iise, mentre i ragazzi impareranno le regole della sicurezza stradale grazie alle campagne di comunicazione sociale, messe a punto con l'Asl Napoli 2, e al monitoraggio costante da parte delle forze dell'ordine sull'uso del casco e contro l'abuso di alcol, insieme con i mediatori sociali.