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Un finanziamento per la costruzione dellauditorium

Capua - L’Amministrazione Comunale aveva dato il via ai lavori di recupero della copertura dell’ex capannone TPN. Completata la bonifica della copertura del capannone sito in via Mariani, con la rimozione delle lastre ondulate in “eternit” a...

L’Amministrazione Comunale aveva dato il via ai lavori di recupero della copertura dell’ex capannone TPN. Completata la bonifica della copertura del capannone sito in via Mariani, con la rimozione delle lastre ondulate in “eternit” a profilo curvo, eseguita con altissima professionalità, si passerà alla fase successiva della costruzione di un’opera che dovrebbe essere quasi certamente un auditorium. Ed è notizia ufficiale che il Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino ha delegato l’assessore Gabriella Cundari, responsabile dell’urbanistica, della Politica del Territorio, Monitoraggio e controllo degli accordi di programma, edilizia pubblica abitativa alla firma dell’accordo di programma di cui all’art 34 del decreto leg.vo 18/8/2000 n.267 per l’approvazione del PRU nel Comune di Capua – ambito Porta Napoli. Dopo la firma il comune di Capua beneficerà del contributo regionale attraverso cui l’ex deposito diventerà un nuovo centro di aggregazione. Il primo cittadino Carmine Antropoli: “Sono già stati ultimati i lavori che riguardavano la rimozione dell’eternit dal tetto dell’ex capannone TPN; così come è stata realizzata la nuova copertura. Stiamo analizzando le possibilità circa l’utilizzo del capannone, la cui destinazione dovrebbe essere quella di un auditorium. Ma l’intera via Napoli cambierà volto, se immaginiamo i lavori della nuova area mercato, il nascente parco giochi, l’area che sarà adibita a parcheggio”.
Intanto la prima fase di rimozione della lastre si è conclusa. La prima operazione è stata quella di cospargere del liquido atto a bloccare eventuali particelle che sarebbero potute sollevarsi durante la rimozione. Le lastre sono state scollate e sigillate in particolari teli; al fine di rilevare particelle in fuga, sono stati posizionati anche dei rilevatori elettronici. Completata quasi del tutto la copertura che è stata sostituita da pannelli coibentati ad andamento curvilineo con intradosso metallico, polistirene ed estradosso in alluminio atto a resistere alle intemperie e con minima manutenzione. Tale tipologia di interventi è stata piegata all’esigenza architettonica della rifunzionalizzazione, nel senso che il rifacimento del tetto lascerà entrare una buona dose di luce naturale dalla parte più alta della copertura, tramite un’asola coperta da lucernario in policarbonato, a beneficio dei due livelli di fruizione circostanti. La bonifica della copertura è da ricondurre ad un finanziamento della Regione Campania, che aveva ad oggetto la messa in sicurezza, il risanamento ed il recupero del costruito, di proprietà degli Enti Locali, interessato dalla presenza di materiali contenenti amianto (decreto dirigenziale n. 693 del 10 ottobre 2005).

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