Sindaco su incendio Eremo di Monte Castello

Dopo l’incendio dell’eremo di Monte Castello, incendio che ha mandato in fumo la macchia mediterranea presente sulla sommità del monte, e che ricordiamo, solo per una fatalità non si è trasformato in un evento funesto per l’intera comunità morronese, inizia a serpeggiare tra la gente un malcontento verso determinate categorie di persone che a detta della popolazione quest’anno hanno provocato tutti gli incendi che si sono sviluppati sul territorio morronese. Quindi si inizia ad allentare quella fitta maglia di omertà che da sempre ha fatto scudo a questi veri e propri delinquenti che di anno in anno non solo attentano al bene ambientale, ma mettono nel contempo a repentaglio la vita dei veri volontari che con zelo e passione si prodigano per salvare la natura ed i boschi dagli incendi. Sull’argomento dell’incendio su Monte Castello è intervenuto anche il primo cittadino Pietro Riello, il quale al ritorno da un breve periodo di vacanza ha detto “fortunatamente, come mi hanno riferito i miei collaboratori l’incendio non ha avuto un epilogo tragico, ma tutto si è risolto per il meglio, ne ci sono stati danni ai beni comunali presenti sulla sommità del monte, come ho potuto constatare direttamente nel sopralluogo che ho compiuto domenica mattina. Questa cosa pero ci deve far riflettere molto, perché come ho ribadito più volte in questi ultimi tempi siamo di fronte ad una vera e propria emergenza, sono sempre più convinto che questa piaga degli incendi boschivi non sia opera di un gruppo limitato di persone locali, ma si tratta di un’azione più ampia che, e mi auguro vivamente di sbagliare in questo caso, sarà la piaga contro cui dovremo combattere nei prossimi anni”. Quindi nessun danno ai beni comunali come ci conferma la fascia tricolore morronese, ma tema che fa tornare alla ribalta delle cronache la piaga incendi che quest’anno ha messo letteralmente in ginocchio il meridione italiano.