Norme per gestione servizio lampade votive

Chiunque desideri munire le tombe con lampada votiva perenne dovrà farne domanda alla Società che eroga il servizio presso gli uffici cimiteriali, con addebito dei contributi previsti per il contratto di concessione. All’atto della richiesta di fornitura, il richiedente dovrà fornire i propri dati identificativi oltre a quelli del defunto, indicando con esattezza l’ubicazione della sepoltura. La società provvederà successivamente a dare corso alla richiesta dell’utente attraverso l’accensione della lampada votiva “eterna” o “occasionale”. La società curerà inoltre la manutenzione dell’impianto votivo e l’eventuale sostituzione della lampada per tutta la durata del contratto. Il canone dovrà essere pagata anticipatamente. Nel canone per lampada votiva perenne sono comprese, oltre al costo dell’energia e delle tasse su di essa, anche tutte le spese di manutenzione ed il ricambio della lampadina. Per le lampade perenni sugli interri la durata della fornitura sarà uguale alla durata dell’interro stesso con un minimo di dodici mesi; l’utente è tenuto a comunicare la data dell’esumazione con un preavviso di almeno 30 giorni. Per le lampade “perenni” su nicchie o monumenti in cappelle private la durata della fornitura sarà di un anno e la polizza si intenderà rinnovata, per tacito consenso, di anno in anno, fino a quando la fornitura non sia disdetta con lettera raccomandata almeno sei mesi prima della scadenza. All’atto della richiesta della fornitura l’utente dovrà pagare il canone, unitamente ai contributi previsti, a tutto il 31 dicembre dell’anno in corso. Le bollette successive alla prima, pagata all’atto della stipula del contratto, dovranno essere pagate presso la sede della società entro dieci giorni dalla data di emissione. Nel caso di ritardo di pagamento, cioè di pagamento effettuato nei 15 giorni successivi alla scadenza di cui innanzi, sarà applicato un diritto di mora pari al tasso vigente. Nel caso di cappelle gentilizie o di monumenti isolati, la Società effettua l’allacciamento all’esterno della cappella o dell’abbonamento restando a cura dell’abbonato, di fare eseguire l’impianto elettrico fino all’esterno, cioè fino, e compreso, alla mensolina esterna, ovvero alla cassettina esterna se l’arrivo della conduttura della Società è in cavo interrato. La concessionaria avrà la facoltà di interrompere il servizio e conseguentemente risolvere il contratto di utenza, previa comunicazione all’Ufficio Comunale preposto alla sorveglianza, qualora l’utente compisse vandalismi od abusi sugli impianti.