DErcole (An): Bassolino gioca a scaricabarile

“Il primo nemico della Campania? Romano Prodi. E se lo dice Antonio Bassolino, bisogna credergli”. Così tra il serio ed il faceto, Francesco D’Ercole capogruppo regionale di Alleanza Nazionale, a commento dell’ultima iniziativa del “governatore” della Campania, che in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Romano Prodi, ed al ministro Tommaso Padoa-Schioppa, li mette entrambi sotto accusa, perché alcune norme contenute nell’ultima finanziaria complicherebbero l’utilizzo dei fondi Por da parte della Campania. “Come al solito – prosegue l’esponente di An – Bassolino mette le mani avanti e non volendo ammettere gli errori, le inefficienze e le incapacità sue e della sua giunta, va alla ricerca di colpevoli al di fuori del proprio recinto e scarica su altri, ora è il turno di Prodi e di Schioppa, le proprie responsabilità per la mancata crescita della nostra Regione”. “Per carità – continua – Prodi ed il centrosinistra, da quando sono tornati a palazzo Chigi, stanno dimostrando, un giorno si e l’altro pure, di non tenere in alcun conto le “ragioni” del Mezzogiorno, ma questo non può rappresentare un alibi, per chi – come Bassolino – da oltre 15 anni, prima come sindaco di Napoli e, poi, come governatore della Campania, ha inanellato soltanto una lunga teoria di evidentissimi fallimenti: dall’emergenza rifiuti a quella sanitaria; dalla disoccupazione al mancato e cattivo utilizzo dei Fondi Por. E questo nonostante le ingentissime risorse sperperate. Fallimenti, per altro, regolarmente coperti dagli slogan ad effetto, gli impegni a babbo morto e le favolette mirabilanti sulle sue grandi realizzazioni, di cui in questi anni si è fatto continuamente scudo”. “Possibile – ha concluso D’Ercole – non si sia ancora reso conto che la gente, aggredita dall’immondizia; preoccupata da una sanità che non funziona, dilapida risorse, ma non cura; impossibilitata a mettere insieme il pranzo con la cena, non crede e non gradisce più il suo continuo ricorso allo scaricabarile per coprire le proprie colpe, è stanca delle sue chiacchiere vuoto a perdere, pretende fatti concreti e non vede l’ora di liberarsi democraticamente della sua ingombrante, inefficace ed inutile presenza?”.