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Domenica, 28 Aprile 2024
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Elezioni, Zito(Dl): City manager, soldi sprecati

Santa Maria Capua Vetere - Dopo il toto-sindaco ed il toto-consigliere, il gioco più in voga a Santa Maria Capua Vetere è il toto-city manager. Da tempo le coalizioni che si contendono la guida della città hanno avviato trattative e per promettere...

Dopo il toto-sindaco ed il toto-consigliere, il gioco più in voga a Santa Maria Capua Vetere è il toto-city manager. Da tempo le coalizioni che si contendono la guida della città hanno avviato trattative e per promettere a questo o a quel professionista l’incarico di direttore generale del Comune sammaritano.
«Trattative portate avanti solo sulla base di logiche politico-clientelari – commenta l’ex dirigente alle Finanze, Pasquale Zito, candidato in quota alla Margherita – In questi ultimi anni, per la carica di city manager, si sono spesi inutilmente un fiume di soldi, senza che il funzionamento dell’attività amministrativa ne abbia tratto giovamento. Anzi… Migliaia di euro che potevano essere investiti in iniziative sociali di rilancio della città e che invece sono state immobilizzate in nome di esigenze ed amicizie politiche. La mia proposta è quella di eliminare questa figura professionale, che d’altronde non è previste tra quelle obbligatorie per il Comune».
I motivi del duro attacco di Zito alla possibile nomina, nei prossimi cinque anni di amministrazione, di un nuovo direttore generale risiedono nelle frizioni che potrebbero verificarsi con il personale attualmente impiegato, settore che inevitabilmente il candidato alla Margherita conosce bene dati i suoi trentasette anni di carriera. «Oltre che uno spreco di denaro pubblico - continua infatti Zito – la carica di city manager comporta una implicita svalutazione del ruolo dei dirigenti e dei funzionari in carica, persone di grande esperienze che ovviamente conoscono la vita del Municipio meglio di un direttore generale esterno e che di certo non hanno bisogno di tutor. Anzi, il ruolo e le funzioni del personale interno al Municipio andrebbe assolutamente valorizzato, con incentivi basati su criteri meritocratici, volti a premiare chi si impegna quotidianamente per un migliore funzionamento della macchina comunale. L’incarico di coordinare le attività burocratiche potrebbe essere affidato a dirigenti interni al Comune, oppure al segretario generale, con evidente risparmio di risorse».

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